Lettera CINI e CONCORD all’attenzione di Berlusconi, Tremonti e Frattini

Roma, 18 marzo 2009

Alla cortese attenzione di:
Silvio Berlusconi – Presidente del Consiglio
Giulio Tremonti – Ministro dell’Economia e delle Finanze
Franco Frattini – Ministro degli Esteri

Il CINI, Coordinamento Italiano Network Internazionali – composto da Actionaid, AMREF, Save the Children, Terre des hommes, VIS e WWF – e CONCORD, la Confederazione europea di ONGs che rappresenta più di 1600 organizzazioni in tutta Europa, Le scrivono per invitare il Governo Italiano a garantire che al prossimo vertice dei Capi di Stato dell’Unione Europea, l’UE assuma, in preparazione del prossimo vertice del G20 del 2 aprile a Londra, una posizione forte in favore delle iniziative volte a proteggere i Paesi in via di sviluppo dall’impatto della crisi finanziaria.

L’economia globale sta attraversando la peggiore crisi del secolo.
Molti paesi industrializzati sono già entrati in recessione, mentre ricerche ed analisi mostrano come i Paesi in via di sviluppo, da tempo afflitti da crisi ambientali, energetiche ed alimentari, subiranno gli effetti della crisi in modo ancora più grave.

Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha previsto che nel 2009 il tasso di crescita dell’economia africana si ridurrà del 3%. Solo questo dato, secondo la Banca Mondiale (BM), basterebbe a condannare altri 52 milioni di persone alla povertà. C’è il reale pericolo che le significative conquiste raggiunte negli ultimi otto anni in molti Paesi in via di sviluppo, durante il processo per il raggiungimento degli Obiettivi del Millennio, siano spazzate via con il ridursi dei flussi finanziari.

In questa fase della crisi è necessario che i leader mondiali, nell’affrontare i problemi causati dalle diverse crisi nei Paesi in via di sviluppo, da una parte riconoscano l’importanza degli aiuti e di risorse di finanziamento alternative, e dall’altra discutano di riforme concrete per eliminare le distorsioni del sistema internazionale ed economico che hanno condotto a queste crisi. Ciò, a nostro parere, dovrebbe avvenire nell’ambito del dibattito internazionale promosso dalle Nazioni Unite.

In questo momento cruciale per lo sviluppo economico e sociale, l’Unione Europea, in quanto leader mondiale delle politiche di sviluppo, deve intraprendere azioni decisive.

Il CINI e CONCORD la invitano a:

· Assicurare che l’Agenda del G20 includa misure concrete per fronteggiare l’impatto della crisi sui paesi in via di sviluppo e che sia collegata al dibattito delle Nazioni Unite sulla crisi.

· Riaffermare e onorare gli impegni italiani per gli Aiuti assunti in ambito internazionale e fare tutto il possibile per fronteggiare l’attuale crisi.

· Porre fine ai paradisi fiscali attraverso lo scambio automatico di informazioni in modo che i paesi in via di sviluppo non continuino a perdere dagli 858 miliardi al trilione di dollari l’anno in fuga di capitali illeciti.

· Accettare di estendere la cancellazione del debito a tutti quei paesi che ne hanno bisogno per raggiungere gli Obiettivi del Millennio e di assicurarsi che ulteriori fondi destinati a contrastare l’impatto della crisi finanziaria, siano devoluti ai Paesi in via di sviluppo sottoforma di dono e non di prestito.

· Impegnarsi per una riforma comprensiva delle Istituzioni di Bretton Woods affinché al loro interno sia data più voce ai Paesi in via di sviluppo.

· Assicurarsi che l’UE supporti gli sforzi di adattamento e mitigazione dei paesi in via di sviluppo con sostanziali fondi addizionali e slegati, stimati almeno in 35 miliardi di euro.

E’ necessario ed urgente che l’UE invii al resto dei paesi del G20 un messaggio forte affinché una strategia e le relative misure per contrastare l’impatto della crisi finanziaria sui paesi poveri, siano al centro delle discussioni del G20.

Le decisioni che i leader europei prenderanno nei prossimi mesi avranno effetti sulle persone in tutto il mondo, quindi, soprattutto in tempi di crisi, i leader europei devono non solo rendere conto ai loro cittadini, ma anche definire le politiche necessarie a fronteggiare l’attuale crisi nel rispetto dei diritti umani di tutte le persone.

Distinti saluti,
Maria Egizia Petroccione
Portavoce CINI