Coerenza delle politiche per lo sviluppo: a che punto è l’Italia? Obiettivi, Strategie, Strumenti.

La Peer Review del 2004 esortava l’Italia ad attuare la coerenza delle politiche per lo sviluppo come un obiettivo esplicito del Governo. Il DAC – Development Assistance Committee – l’organo principale dell’OCSE che si occupa delle questioni riguardanti la cooperazione con i paesi in via di sviluppo – raccomandava che l’Italia s’impegnasse con una dichiarazione pubblica sulla coerenza delle politiche per lo sviluppo e, al contempo, identificasse e modificasse le politiche incoerenti con gli obiettivi dello sviluppo. Le raccomandazioni del 2004 restano tuttora valide ed attuali.

L’Indice dell’Impegno per lo Sviluppo (CDI) redatto ogni anno dal Center for Global Development di Washington, classifica i 22 Paesi più ricchi del mondo in base all’impegno nell’attuazione di politiche a beneficio delle nazioni povere. Il CDI valuta l’operato nazionale in sette importanti aree di intervento per i Paesi in via di sviluppo: aiuti, commercio, investimenti, migrazione, ambiente, sicurezza e tecnologia. L’Italia nel 2009 si è classificata al 18° posto in assoluto.

Il CINI, Coordinamento Italiano Network Internazionali, composto da ActionAid, AMREF, Save the Children, Terre des hommes, VIS, World Vision e WWF, invita a discutere di questi temi il 25 febbraio in un Convegno che vedrà la partecipazione di esperti nazionali ed internazionali, per analizzare le politiche del nostro paese e offrire spunti di riflessione, suggerire possibili obiettivi, strategie e strumenti.

Durante l’evento sarà presentato il Rapporto “Coerenza delle Politiche per lo Sviluppo: Obiettivi, Strategie, Strumenti”. Il rapporto analizza le principali aree di incoerenza delle  politiche dell’ Italia rispetto agli impegni presi a livello internazionale e formula alcune raccomandazioni per superarle.

Al convegno intervengono: David Roodman, Ricercatore, Center for Global Develoment, Washington; Romain Philippe, Coordinatore della Task Force su Policy Coherence for Development di CONCORD; Raian Divanbeigi, Ricercatore, Università di Firenze. Inoltre, sono stati invitati ad intervenire funzionari dei ministeri interessati ed esponenti della società civile.

Per poter accedere alla sala è necessario confermare la propria partecipazione inviando una mail a segreteria.cini@cininet.org entro Martedì, 23 Febbraio 2010. Ricordiamo che è richiesto un documento d’identità e per gli uomini l’uso di giacca e cravatta.