LA MORTE DEL PACIFISTA VITTORIO ARRIGONI NON RIMANGA UN SACRIFICIO VANO

Roma, 15 Aprile 2011 – Il CINI, Coordinamento Italiano delle ONG Internazionali, esprime il più profondo cordoglio e si unisce al dolore della famiglia e dei colleghi per la morte di Vittorio Arrigoni, attivista per i Diritti Umani  dell’International Solidarity Movement, rapito e ucciso questa notte a Gaza.

Vittorio Arrigoni era arrivato a Gaza nel 2008 per documentare i giorni dell’offensiva israeliana “Piombo Fuso”, da allora ha continuato a raccontare  la terribile realtà di quella terra, non solo da cronista ma anche da protagonista, sempre più impegnato a offrire soccorso alla popolazione palestinese. Ha partecipato a diverse azioni, tra cui la Freedom Flotilla, per portare aiuti umanitari nella Striscia di Gaza e riportare l’attenzione deila comunità internazionale sui drammi della sua popolazione.

“Restiamo Umani” è l’adagio con cui firmava i suoi articoli e ci piace che le sue parole “ io non credo nei confini, nelle barriere, nelle bandiere. Credo che apparteniamo tutti, indipendentemente dalle latitudini e dalle longitudini, alla stessa famiglia che è la famiglia umana” rimangano nella memoria di tutti noi e servano da monito ad intensificare gli sforzi per costruire un mondo di pace e giustizia, più umano per tutti.