Internazionale

Ong. In Legge Stabilita’ mancano risorse promesse per cooperazione
Finanziamenti per Mae fermi al livello del 2014, circa 240 mln (askanews)

Roma, 4 dic 2014 – Le reti e rappresentanze delle organizzazioni e associazioni non governative di cooperazione internazionale – Aoi, Cini e Link 2007 – hanno espresso viva preoccupazione alla luce dell’andamento della discussione sulla legge di stabilita’, rispetto al testo approvato alla Camera dei Deputati, sottolineando in un comunicato che allo stato attuale i finanziamenti in capo al ministero degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale sono fermi al livello del 2014, ovvero circa 240 milioni. Le ong e le associazioni ritengono che questo sia un fatto grave in questa importante fase di avvio dell’implementazione della Legge 125 2014, che ha istituito il nuovo sistema e la nuova strutturazione del ministero Affari Esteri e della Cooperazione internazionale (Maeci) per un effettivo aggiornamento delle politiche di cooperazione internazionale dell’Italia, oltre che alla luce del periodo di presidenza italiana del semestre europeo, che ripropone con forza il suo ruolo geopolitico centrale per la stabilita’, il dialogo e la pace nel Mediterraneo, riconosciutole dall’Europa con la scelta di assegnare la delega Pesc al ministro Federica Mogherini.

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Unimondo.org

Ong e imprese. Sto matrimonio s’ha da fare
Fabio Pipinato
Trento, 30 Settembre 2014 – Un seminario dal titolo “ong e imprese: un dialogo possibile per gli obiettivi 2015”. L’incontro è il secondo di quattro che animano il semestre 2014 di Presidenza Italiana del Consiglio dell’Unione Europea. Sin qui bene. Un bel modo per prepararsi al 2015 – Anno europeo per lo sviluppo e con le carte in regola. L’Italia, infatti, ha approvato la legge di riforma sulla cooperazione internazionale (DpR 125/2014) che apre alla collaborazione tra ong e imprese. Una collaborazione al fine di conseguire gli obiettivi post 2015. Sto matrimonio s’ha da fare. Ma per farlo sarebbe bene, come in ogni matrimonio, partire con il passo giusto. Per esempio: che abbiano parola entrambi i partner che stanno per sposarsi e non solo il prete che li sposa. Abbiamo infatti assistito all’intervento di una dozzina di sacerdoti tra politici e funzionari, a fronte di una sola rappresentante delle ONG – una brava Maria Egizia Petroccione – ed una delle imprese.

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Ladigetto.it

Al via conferenza voluta dalla Provincia «Le strategie di cooperazione allo sviluppo dell’Unione europea: un nuovo ruolo per il settore privato e la società civile».
Trento, 30 Settembre 2014Ugo Rossi, presidente della Provincia autonoma di Trento, ha aperto nella affollata Sala Depero del palazzo di piazza Dante la conferenza internazionale «Le strategie di cooperazione allo sviluppo dell’Unione europea: un nuovo ruolo per il settore privato e la società civile», promossa dalla Provincia autonoma di Trento, dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – DGCS e da Alleanza delle Cooperative Italiane nell’ambito del semestre di presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea. «L’appuntamento di oggi, che siamo orgogliosi di ospitare – ha detto Rossi – rappresenta un importante contributo alla riflessione strategica sulle nuove politiche di cooperazione allo sviluppo.

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Il Cini promuove la legge sulla cooperazione: “Ma ora attenti all’attuazione”

coop bimimbiIntervista a Maria Egizia Petroccione, Portavoce del CINI
di STEFANO PASTA, Repubblica.it

Roma, 6 Agosto 2014 – Secondo Maria Egizia Petroccione, portavoce del Coordinamento Italiano Network Internazionale, occorre non abbassare la guardia sulla normativa: positiva sulla carta, deve ora affrontare lo scoglio dei decreti attuativi. Rimane la seria incognita dei privati profit: quali saranno i criteri per partecipare alla cooperazione?

“È un’ottima legge, ma serve mantenere alta l’attenzione in vista dei decreti attuativi, che su alcune fragilità potranno fare la differenza”. Questo è il giudizio sulla nuova legge sulla cooperazione di Maria Egizia Petroccione, portavoce del Cini (Coordinamento Italiano Newtork Internazionale), composto da ActionAid, Amref, Save the Children, Terre des hommes e Vis, ong con oltre un milione di sostenitori in Italia e presenti in oltre 100 paesi.

Perché era necessaria una nuova legge?
Quella precedente era del 1987: oggi la geopolitica è cambiata, paesi allora in via di sviluppo sono diventati emergenti, se non donatori. Durante il percorso parlamentare, la nuova legge ha recepito alcuni suggerimenti delle ong, come il chiaro riferimento ai principi della coerenza delle politiche e dell’efficacia dello sviluppo, l’istituzione di differenti organi di controllo, di un documento di programmazione triennale e di una relazione consuntiva sulle attività svolte.

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Avvenire

Nuova cooperazione, promossa con riserva
Luca Liverani
Roma, 5 Agosto 2014 – Il mondo delle organizzazioni non governative, anche quelle vicine al mondo cattolico, promuove con riserva la riforma della cooperazione allo sviluppo. Ora ne attende al varco decreti attuativi e regolamenti, necessari a rendere operativa la riorganizzazione normativa del settore. Perché ci sono ancora aspetti delicati da chiarire, come quello dell’apertura al mondo profit delle imprese, innovazione carica di opportunità come di rischi.
Dopo l’approvazione definitiva di una riforma attesa per 27 anni, il sì venerdì scorso in sede deliberante della commissione Esteri del Senato, le organizzazioni della società civile impegnate nei Paesi in via di sviluppo confermano la loro vigilanza attiva. Perché le grandi opportunità messe nero su bianco non restino sulla carta.
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Repubblica.it

Lettera aperta delle ONG italiane alla vigilia della discussione sulla riforma della legge sulla Cooperazione
Redazione
Roma, 17 Gennaio 2014 – Il DDL sulla nuova legge 49 sta per essere discusso dal Consiglio dei Ministri. Ecco perché le Organizzazioni Non Governative intendono ribadire la necessità che siano approvate al più presto nuove norme sugli aiuti allo sviluppo. Gli 8 punti da non dimenticare. Il vice ministro degli Esteri, Lapo Pistelli, ha annunciato pochi giorni fa l’avvio della discussione, nel pre-Consiglio dei Ministri, sulla bozza di riforma della legge sulla Cooperazione. Questo fa presupporre una calendarizzazione nelle prossime riunioni del Consiglio dei Ministri. Ieri le reti delle Ong hanno inviato una lettera aperta a Letta, Bonino e Saccomanni in merito alla riforma, mettendo in evidenza otto punti su cui si chiede l’attenzione durante la discussione del testo.

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Vita

Riforma Legge 49/87 le ong scrivono a Letta
Redazione
Roma, 16 Gennaio 2014 – Le reti Cini, Aoi e Link2007 hanno inviato una lettera aperta in vista della discussione in CdM del Ddl sulla cooperazione allo sviluppo. Otto sottolineature, sono quelle che le ong e le associazioni impegnate nella cooperazione internazionale allo sviluppo, delle reti Cini (Coordinamento Italiano Network Internazionali), Aoi (Associazione delle ong italiane) e Link2007, hanno scritto in una lettera aperta indirizzata al premier Enrico Letta, ai ministri Emma Bonino e Fabrizio Saccomanni. Tra i destinatari della Lettera aperta dedicata alla Riforma della legge 49/87 sulla Cooperazione internazionale allo sviluppo anche vice ministro per la Cooperazione, presidenti di Camera e Senato e ai membri dell’Intergruppo Parlamentare per la cooperazione.

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Il Manifesto

Approvata la Convenzione di Istanbul. Cosa fare per prenderla sul serio.
Raffaele K. Salinari
Roma, 20 Giugno – Altre disposizioni ineriscono alla protezione delle vittime, con tanto di fondi destinati a queste attività e la messa in essere di strutture protette, la sensibilizzazione delle forze dell’ordine, i cambiamenti delle norme penali, ed infine, ma non per importanza, la cooperazione internazionale sia a livello della collaborazione tra le varie polizie sia come aiuto allo viluppo, al quale l`Italia dedica attualmente il costo di un F35 modello base, cioè senza armi. Leggi l’articolo

Agenzia Parlamentare

Cooperazione: Soddisfazione per nomina di Petroccione
Roma, 22 Maggio 2013 – Le ONG del CINI – Coordinamento Italiano delle ONG internazionali – esprimono la più viva soddisfazione per la nomina di un Vice Ministro per la Cooperazione Internazionale allo Sviluppo. La Portavoce Maria Egizia Petroccione dichiara: “da sempre il CINI sostiene l’importanza della presenza di una carica istituzionale di alto livello dedicata alla Cooperazione internazionale allo sviluppo, con una delega piena ed ampia”.

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Avvenire

Cooperazione, le ong chiedono legge e ministro.
Roma, 7 febbraio 2013 – Presentato il “decalogo” ai partiti politici. Subito Tobin Tax e taglio alle spese militari. Un ministro per la cooperazione. Una roforma della legge. E fondi adeguati e stabili, ottenuti tassando le speculazioni finanziarie, tipo Tobin tax, e tagliando le spese militari, come i caccia F35. Richieste chiare per dare ossigeno alla cooperazione italiana – prossima al collasso – che il mondo delle organizzazioni non governative laiche e cattoliche mette nero su bianco in dieci punti.  Leggi l’articolo