“La visione di un bambino stremato dalla fame è una visione di sconfitta e di colpa per tutti noi. L’Italia è in prima linea nella lotta a fame e povertà ed è nostra intenzione far salire il contributo italiano nei confronti dei paesi più sfortunati all’1% del Pil”.
Silvio Berlusconi, 29 Gennaio 2002 (ANSA)
Roma, 17 aprile 2010 – I dati sull’Aiuto Pubblico allo Sviluppo (APS) nel 2009, pubblicati dal Comitato di Aiuto allo Sviluppo (DAC) dell’OCSE, dipingono purtroppo un quadro leggermente diverso. Nel 2009 l’Italia ha stanziato solo un magro 0,16% del Pil. Solo la Corea, il più giovane paese membro del DAC, i cui dati sono stati registrati per la prima volta nei rapporti ufficiali del DAC, ha elargito meno dell’Italia.
Ad oggi, solo 5 Paesi donatori – Svezia, Norvegia, Lussemburgo, Danimarca e Olanda – sono riusciti a raggiungere o superare l’Obiettivo delle Nazioni Unite di destinare lo 0,7% del PIL in Aiuti.
Gli Stati Uniti rimangono, in termini assoluti, i maggiori donatori al mondo, tuttavia, nel 2009 hanno passato il primato dell’essere, in termini relativi, i donatori meno generosi al mondo, all’Italia. L’impegno dei paesi donatori varia considerevolmente: dove la Svezia elargisce l’1,12 % del PIL, l’Italia sborsa solo un magro 0,16%. Solo la Corea ha elargito meno dell’Italia.
In un anno caratterizzato da una severa crisi economica l’APS, ritenuto lo strumento essenziale per contrastare la povertà, ha ristagnato. Contrariamente ai ripetuti impegni assunti per aumentare gli aiuti, l’APS dell’Unione Europea (UE) è diminuito. Ad un anno dalla scadenza, l’UE si allontana sempre più dall’obiettivo comune di destinare lo 0.56% del PIL entro il 2010 e l’Italia, con il suo 0,16% del PIL, è fra i maggiori responsabili del mancato raggiungimento di questo obiettivo comune.
Nel 2009, i 23 Paesi donatori del DAC hanno sborsato 119.6 miliardi di dollari (USD) rispetto ai 122.3 miliardi di dollari del 2008. In termini reali, l’APS registra un incremento dello 0.7% rispetto al 2008. Ciò significa che i Donatori non hanno fatto alcun progresso reale nel perseguimento dell’ormai quarantennale Obiettivo delle Nazioni Unite di destinare lo 0,7% del Pil in Aiuti.
I dati forniti dal DAC rendono evidente che il 2009 non è stato un anno positivo per gli Aiuti in generale e per gli aiuti Italiani in particolare. E’ dunque urgente e necessario che l’Italia mantenga gli impegni presi e adotti un piano di riallineamento vincolante per il raggiungimento dell’obiettivo dello 0,7% del Pil entro il 2015. Il CINI auspica che ciò avvenga in tempi brevi anche in vista del vertice ONU sugli Obiettivi del Millennio che si terrà a New York in settembre. Oltre alla credibilità del nostro Paese è in gioco il destino di milioni di persone.