CLIMA, ACCORDO DEBOLE E SENZA AMBIZIONI A COPENAGHEN

Roma, 19 dicembre 2009 – “Si conclude con molte promesse e poca sostanza un vertice segnato dall’assenza di un impegno politico globale per mettere al centro la lotta al cambiamento climatico e l’analisi del nostro modello di sviluppo”, ha detto Maria Egizia Petroccione,  Portavoce del CINI – Coordinamento Italiano Network Internazionali, composto da ActionAid, AMREF, Save the Children, Terre des hommes, VIS, WWF e World Vision.

La caotica corsa finale delle ultime 48 ore ha visto i grandi del mondo, principalmente Stati Uniti ed economie emergenti, accordarsi su una dichiarazione di intenti non vincolante nè, per il momento, destinata ad esserlo.

L’obiettivo di non superare i 2°C di aumento delle temperature rimane per ora solo sulla carta: se non si correrà urgentemente ai ripari, infatti, gli impegni assunti a Copenaghen condurranno ad aumenti delle temperature di oltre 3°C.
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FINANZIARIA 2010: AZZERATA LA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO

CINI: “Mai così poche promesse mantenute come nell’anno del G8, l’Italia sempre più lontana dagli Obiettivi di Sviluppo del Millennio”

Roma, 15 Dicembre 2009 – Legge Finanziaria 2010 – “Il voto di fiducia sulla Finanziaria spazza via  le proposte di emendamenti presentate in favore della Cooperazione allo sviluppo e vara un’altra Finanziaria all’insegna del suo azzeramento, nonostante le mozioni di maggioranza ed opposizione accettate dal Governo due mesi fa alla Camera, dove quest’ultimo si impegnava a riallineare la Cooperazione italiana a dimensione europea” dichiara Maria Egizia Petroccione, Portavoce del CINI. “Sulla Legge 49/87 sono previsti solo 326 milioni di euro, in termini reali, è il valore più basso dopo il 1996″.

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CAMBIAMENTI CLIMATICI E POVERTA’: UN CONNUBIO DA SCONFIGGERE A COPENAGHEN

Roma, 11 dicembre 2009 – Sono giorni cruciali a Copenhagen per i negoziati sul clima e il CINI – Coordinamento Italiano Network Internazionali, composto da ActionAid, AMREF, Save the Children, Terre des hommes, VIS, WWF e World Vision – richiama la stretta relazione tra clima e povertà: se non si giungerà a un nuovo trattato per far fronte in modo efficace ed equo ai cambiamenti climatici, saranno i più poveri del mondo, i più vulnerabili, a pagare il prezzo più alto.

“Oltre a causare fenomeni più evidenti, quali la fusione dei ghiacciai e il conseguente previsto innalzamento del livello del mare”, dichiara Maria Egizia Petroccione, Portavoce del CINI,  “il cambiamento climatico infatti incide pesantemente sulla produzione agricola, la disponibilità d’acqua, la salute e la possibilità di procurarsi beni di prima necessità”.

Gli effetti sulle popolazioni più povere? Tra il 1990 e il 1998 ci sono stati 568 disastri naturali di grandi dimensioni, di cui il 94% in Paesi in via di sviluppo e 262 milioni di persone annualmente, nel periodo 2000-2004, sono state colpite da disastri legati al clima. Se l’innalzamento degli oceani procederà al ritmo attuale, entro il 2100 il solo Bangladesh avrà prodotto 35 milioni di rifugiati ambientali.

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1 Dicembre – Giornata Mondiale contro l’AIDS

Nel mondo oltre 33 milioni di persone convivono con l’HIV, di cui 2 milioni di bambini; due terzi dei sieropositivi vivono nella sola Africa Sub-Sahariana, dove ogni anno si registrano oltre un milione e mezzo di decessi legati all’AIDS. La comunità internazionale si è impegnata notevolmente nella lotta all’AIDS e oggi iniziamo ad intravedere i primi frutti di questo impegno, nonostante il traguardo attualmente più importante – quello dell’accesso universale ai programmi di prevenzione, trattamento e cura, fissato per il 2010 – sembra essere ancora lontano.
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