La percezione degli italiani della Cooperazione allo sviluppo

WEBINAR 22 MAGGIO 2023 • DALLE 17.30 ALLE 19.00
Promosso dalla Campagna 070, di cui il CINI fa parte.

🔴LA PERCEZIONE DEGLI ITALIANI DELLA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO

👉🏻 Registrazione: https://forms.gle/SVPNZvzpqdaQqe869

✅ 17.30 Inizio e saluti introduttivi – Ivana Borsotto, Portavoce Campagna 070 e Presidente Focsiv
✅ 17.50 Presentazione della ricerca sugli italiani e la cooperazione Pierangelo Isernia, Direttore Laboratorio LAPS, Università di Siena
✅ 18.20 Dibattito
✅ 18.45 Riflessioni e conclusioni

Le ONG e la difesa dei Diritti Umani

La XIX Legislatura, a maggioranza di destra, si è aperta molto simbolicamente con alcuni Decreti concernenti l’«ordine pubblico», uno in ambito nazionale, quello contro i rave party, e l’altro in ambito internazionale, il Decreto Legge n. 1/2023 recante: «Disposizioni urgenti per la gestione dei flussi migratori». Quest’ultimo dispositivo si incardina, prima ancora che in un orizzonte politico, dentro una temperie culturale in sintonia con i movimenti sovranisti globali che, determinati a smantellare l’idea del multilateralismo e, di conseguenza, l’universalismo dei Diritti Umani, attaccano le ONG in quanto soggetti agenti fattivamente sulla base delle Convenzioni internazionali in materia di aiuti umanitari.

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CINI: l’abolizione della protezione speciale per i richiedenti asilo rappresenta un segnale grave in tema di accoglienza e di rispetto dei Diritti umani

Roma, 17 aprile 2023 – L’abolizione da parte del Governo della protezione speciale per i richiedenti asilo rappresenta un segnale grave in tema di accoglienza e di rispetto dei Diritti umani. Questo tipo di protezione è prevista nella maggior parte dei Paesi dell’Unione europea e dunque non è assolutamente, come invece sostiene il Governo, un unicum italiano. Il nostro Paese diventa un’eccezione invece proprio per l’abolizione della protezione speciale, facendolo rientrare nel novero delle nazioni meno democratiche e rispettose delle convenzioni internazionali in materia di migrazione. Le ONG aderenti al CINI respingono l’idea che il governo dei flussi migratori debba essere gestito con leggi speciali a livello nazionale e come una questione di ordine pubblico a livello internazionale. “La risposta a un problema complesso e strutturale come quello dei flussi migratori, prodotto da questo tipo di globalizzazione ineguale” sostiene Raffaele Salinari, Portavoce del CINIva affrontato perseguendo sino in fondo, con coerenza e con risorse adeguate gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile, sottoscritti anche dal nostro Paese in sede internazionale e con significativi interventi a sostegno dei Paesi più esposti alla povertà, ai conflitti e ai cambiamenti climatici attraverso la cooperazione internazionale allo sviluppo“. Le ONG aderenti al CINI continueranno ad impegnarsi al fianco dei richiedenti asilo e di tutte le persone in difficoltà che si appellano alla centralità della dignità umana come statuita dalla Carta delle Nazioni Unite.

Dati OCSE – L’Italia torna indietro: aumentano gli aiuti allo sviluppo ma le risorse non lasciano i confini nazionali

Ieri l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) ha rilasciato i dati preliminari circa gli aiuti erogati nel 2022: c’è un aumento ma queste risorse aggiuntive sono in gran parte spese all’interno dei paesi donatori.

Roma, 13 aprile 2023 – Le statistiche sugli aiuti allo sviluppo stanziati nel 2022 diramate oggi dal Comitato per gli Aiuti allo Sviluppo dell’OCSE mostrano come i paesi donatori riuniti nel DAC abbiano erogato 204 miliardi di dollari di Aiuto pubblico allo sviluppo (APS). Si tratta di un aumento, pari al 13.6% rispetto al 2021.

Tuttavia il CINI – Coordinamento Italiano NGO Internazionali, insieme a larga parte di società civile, sottolinea come i dati ci dicano che questo è dovuto in larga parte alla crescita dei costi di accoglienza dei rifugiati e richiedenti asilo nei paesi donatori, che ha rappresentato nel 2022 il 14.4% del totale dei fondi (oltre 29 miliardi di dollari), seguita dal reindirizzamento dell’APS alla risposta umanitaria in Ucraina e alla sua ricostruzione, per un valore di 16 miliardi di dollari, ovvero il 7,8% del totale.

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