L’appello per la Tassa sulle Transazioni Finanziarie

La finanza speculativa sposta montagne di soldi. Non costruisce nemmeno una vite, ma 24 ore su 24 cerca solo il massimo profitto. Il valore degli scambi di “titoli” è immenso, rispetto a quello dell’economia che “fa le cose”. Per fare solo un esempio, pensiamo alle valute: nell’economia reale si scambiano 15.000 miliardi di dollari all’anno, nel mondo finanziario 4.000 al giorno!

Noi cittadini stiamo pagando un prezzo altissimo per la crisi. Il nostro denaro è stato investito in un “casinò finanziario” per la ricchezza di pochi. E mentre sono stati usati soldi pubblici per tappare le falle create proprio dall’irresponsabilità degli speculatori, la speculazione finanziaria è già ripartita. Intanto noi stiamo ancora aspettando leggi sulla finanza per evitare una nuova crisi.

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CRISI MEDITERRANEO: LA VOCE DELLE ONG

Roma, 3 febbraio 2011 – I recenti avvenimenti nei  paesi sulla sponda sud del Mediterraneo non ci hanno colto di sorpresa.
Da anni presenti e impegnate come organizzazioni non governative nella cooperazione con molte realtà locali, già conoscevamo le tensioni e le minacce alla stabilità dell’area provocate ovunque – come dimostra l’effetto domino che si è innescato – da peggiorate condizioni di vita, dall’aumento dei prezzi dei generi alimentari di base, dalla disoccupazione, dalla corruzione  e da metodi di governo autoritari e repressivi.

Dalla Tunisia all’Egitto, dall’Algeria allo Yemen, la popolazione sta infatti protestando contro la povertà, ma anche contro l’assenza delle libertà fondamentali e contro sistemi politici corrotti e oppressivi.
A tutto ciò non sono estranei i nostri paesi e l’Europa, che hanno basato il mantenimento della stabilità dell’area sul sostegno a regimi autoritari per garantire la nostra sicurezza contro il terrorismo, il fondamentalismo e il crescente fenomeno dell’emigrazione, ma che hanno tuttavia così contribuito a creare  le condizioni stesse dell’instabilità regionale.

Continua…