Cooperazione: lettera congiunta Parlamentari-ONG al Presidente del Senato e ai Presidenti delle Commissioni Esteri e Biancio

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Sen. Presidente Pietro GRASSO                                                        Roma, 13 maggio 2014
Presidente
Senato della Repubblica
e p.c.
Sen. Antonio AZZOLINI
Presidente della Commissione Bilancio
Senato della Repubblica
Sen. Pierferdinando CASINI
Presidente della Commissione Esteri
Senato della Repubblica

Egregio Presidente Grasso,

le scriviamo come Intergruppo per la cooperazione internazionale, insieme alle principali reti di Ong italiane, per sollecitare la conclusione dell’esame del disegno di legge 1326 che disciplina la cooperazione internazionale allo sviluppo (a cui sono stati congiunti i ddl nn. 211, 558, 1309).

L’esame del disegno di legge, iniziato in Commissione Esteri al Senato il 6 marzo 2014, è bloccato in attesa di un parere su alcuni emendamenti da parte della Commissione Bilancio. Pur consapevoli dei gravosi impegni della Commissione, riteniamo che, data anche la limitatezza degli emendamenti in esame, il lungo periodo trascorso rischi di mettere in discussione quella tempistica che ha finora favorito il coinvolgimento e la partecipazione attiva di tutte le componenti pubbliche e private, profit e non profit, impegnate nella cooperazione internazionale allo sviluppo.
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Tassa europea sulle Transazioni Finanziarie: l’annuncio di un compromesso poco audace

3263preRoma, 6 maggio 2014 – Un primo vago accordo è stato oggi annunciato, all’Ecofin a Bruxelles, dai Ministri delle Finanze dei Paesi dell’UE aderenti alla procedura di cooperazione rafforzata per l’introduzione della Tassa europea sulle Transazioni Finanziarie (TTF). Un accordo politico privo però di sostanza per quel che riguarda l’ampiezza della base imponibile della tassa e la destinazione di spesa delle risorse che verranno raccolte da questa imposta. L’annuncio di oggi è ben lontano da ciò che ci si aspettava, ovvero un’ambiziosa TTF europea, con una base imponibile ampia e di difficile elusione, una misura fiscale che contrasti efficacemente le dinamiche speculative sui mercati finanziari continentali e che contribuisca a far pagare alla finanza il suo giusto contributo alla collettività. Con l’annuncio di oggi si ritarda l’intero processo fissando all’inizio del 2016 l’implementazione della tassa, e si resta anche estremamente vaghi sulla tassazione dei derivati il cui uso spregiudicato da parte degli operatori del settore è fra le cause scatenanti della crisi finanziaria. Inoltre i derivati da soli rappresentano almeno i due terzi del gettito stimabile della TTF. Mentre è comprensibile l’intenzione di introdurre la TTF in due o più fasi successive, a partire dalla tassazione – nella prima fase – delle azioni e di alcuni strumenti derivati, destano tuttavia preoccupazione la mancata indicazione delle classi di strumenti finanziari oggetto delle fasi successive e la mancanza di una tempistica certa dei futuri step di implementazione della misura. Continua…