Sulla cooperazione allo sviluppo, Italia fanalino di coda Ue.
di Raffaele K. Salinari
Roma, 9 Dicembre 2014 – Le nozze con i fichi secchi sono una specialità italo-italiana da sempre, e questo Governo non la smentisce certo. L’ultima, in ordine di tempo, manifestazione di questa tradizione è contenuta nella Legge di stabilità attualmente in discussione alla Camera e concerne i fondi per la nuova legge di cooperazione allo sviluppo, approvata solo pochi mesi or sono, con la creazione del neonato Ministero della Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il MAECI. Dai testi in discussione, infatti, risulta che i fondi destinati a questo nuovo Ministero, il cui compito sarebbe anche quello di rilanciare il ruolo dell’Italia nel campo degli aiuti allo sviluppo, sono fermi al livello del 2014, ovvero circa 240 milioni.