LE ORGANIZZAZIONI NON GOVERNATIVE (ONG) ITALIANE PER GIOVANNI LO PORTO

Giovanni Lo PortoPer Giovanni Lo Porto c’è stato il lungo tempo dell’attesa e della speranza.
C’è il dolore immenso per la sua scomparsa in circostanze tragiche che hanno indotto il
Presidente degli Stati Uniti a scusarsi.
C’è stata la vergogna della Camera dei Deputati semideserta mentre il Ministro Gentiloni
riferiva sulle circostanze della sua morte.
C’è e ci sarà sempre il dolcissimo ricordo di un uomo giusto, un cooperante, una persona
con valori forti e con una grande professionalità.
Ora è giusto che parlino i familiari di Giovanni e lo hanno fatto, con dignità e chiarezza.
Facciamo nostre le loro richieste.
In particolare la famiglia, e noi con lei, chiede alle istituzioni e al governo:
– che si ricostruiscano in maniera precisa e dettagliata le circostanze che hanno portato alla
morte di Giovanni Lo Porto;
– che si faccia ogni sforzo per restituire alla famiglia la salma;
– che si dedichi alla memoria di Giovanni Lo Porto una commemorazione ufficiale, all’altezza
dei valori che ha espresso, che rappresentano tutto ciò di cui questo paese può essere
ancora orgoglioso.
Le ONG Italiane desiderano con forza fare proprie queste richieste.

Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale (AOI)
Coordinamento Italiano Network Internazionali (CINI)
Link 2007 Cooperazione in Rete (LINK2007)

Roma, 27 Aprile 2015

COMUNICATO STAMPA

Consiglio europeo sull’immigrazione, Terre des Hommes: l’Unione Europea garantisca la protezione internazionale dei minori

Milano, 23 Aprile 2015 – Indispensabile l’attivazione dei corridoi umanitari e di Mare Nostrum europeo Terre des Hommes chiede con urgenza al Consiglio europeo e all’ Alto Rappresentante per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza dell’Unione Europea Federica Mogherini chiari e decisivi interventi che riconoscano il diritto alla protezione della vita umana e affrontino finalmente il vuoto legislativo che alimenta morte e disperazione nel Mediterraneo. “In questi anni abbiamo visto troppi bambini, da soli e con le loro famiglie, morire per l’impossibilità di spostarsi legalmente in luoghi sicuri, fuggendo da conflitti e guerre”, dichiara Raffaele Salinari, Presidente di Terre des Hommes. “Ci appelliamo ai vertici dell’Unione Europea perché si garantisca un sistema internazionale di protezione per tutti i minori migranti  e le loro famiglie”.  
Nel suo Position Paper  di oggi  Terre des Hommes chiede che sia data la possibilità a chi fugge dai conflitti di ottenere un visto d’ingresso nella UE per motivi umanitari nelle ambasciate e consolati  situati nei paesi confinanti a quelli in guerra, come già previsto dal codice frontiere Schenghen.

Continua…

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