Legge di Bilancio 2017: le ONG scrivono ai componenti della Commissione Bilancio

Ai Deputati della V Commissione Bilancio
Camera dei Deputati
Roma

Roma, 18 novembre 2016

Oggetto: Legge di Bilancio 2017 – proposte per risorse cooperazione allo sviluppo

Stimati/e Onorevoli,

Vorremmo oggi richiamare alla vostra cortese attenzione alcuni passaggi dell’attuale discussione sul testo del disegno della Legge di Bilancio 2017 che richiedono, a nostro avviso, un intervento per sostenere con coerenza l’impegno del nostro Paese in tema di cooperazione allo sviluppo.
In particolare, vorremmo far presente che il testo del disegno di legge non contiene previsioni in merito all’impiego delle risorse del “Fondo La Pergola” (Legge 183 del 1987), che nel corso degli ultimi tre anni è stato una canale di finanziamento decisivo per le attività in capo al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, per circa 65 milioni di euro all’anno.
Inoltre, vorremo auspicare che dalla Legge di Bilancio possa emergere una chiara indicazione per risolvere il nodo delle assunzioni del personale dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, in merito alla quale si attende un orientamento di tipo normativo, considerato che le risorse necessarie risultano già nella disponibilità dell’Agenzia.
Vogliamo ricordare il carattere strategico che le politiche di cooperazione allo sviluppo assumono per un Paese come l’Italia, al centro del Mediterraneo in un ruolo di mediazione storica con i Paesi dell’Africa e del Medio Oriente. Il percorso di rilancio avviato con l’introduzione della nuova normativa di settore, la L.125/2014, non può essere interrotto, specie con l’approssimarsi di importanti scadenze internazionali, fra le quali vediamo il prossimo Vertice G7 a guida italiana.
Vi preghiamo dunque di considerare il supporto a interventi emendativi, come quelli segnalati con proposta numero 52.11; 52.6; 52.43, 83.1 e 83.3 che sarebbero auspicabili per far fronte alle esigenze appena delineate e proseguire nel rafforzamento della cooperazione internazionale del nostro Paese.

Molto cordialmente,

Silvia Stilli, Portavoce AOI
Antonio Raimondi, Portavoce CINI
Paolo Dieci, Presidente LINK2007

 

Secondo Meeting di Alto Livello (HLM) della Global Partnership for Effective Development Cooperation

HLMEfficaciaIl 30 novembre e il 1 dicembre si terrà a Nairobi il Secondo Meeting di Alto Livello (HLM) della Global Partnership for Effective Development Cooperation (GPEDC), con la partecipazione di circa 90 delegazioni governative e 400 rappresentanti della società civile,e inoltre parlamentari, autorità locali e rappresentanti del mondo delle imprese. Le principali questioni da affrontare riguardano la riconferma degli impegni sulla efficacia (ownership democratica, trasparenza e responsabilità, partenariato inclusivo) e il ruolo della GPEDC rispetto all’Agenda 2030, anche come strumento di monitoraggio, in particolare per il target 17.16.La delegazione dell’Italia è composta da rappresentanti del MAECI, dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, e da una rappresentante della società civile (Gemma Arpaia, focal point per AOI, CINI e Link2007)

Cooperazione allo Sviluppo: così non va ma c’è ancora tempo per cambiare

Gian Mattia D'Alberto / LaPresse16-10-2014 MilanocronacaSummit Europa - Asia ASEMnella foto: Matteo renziGian Mattia D'Alberto/LaPresse16-10-2014 MilanEurope-Asia summitin the picture: Matteo renzi

 Roma, 8 novembre 2016 – I segnali che arrivano dalla legge di stabilità deludono tutti coloro che avevano accolto con entusiasmo le dichiarazioni da parte del governo in favore di un forte rilancio della nostra cooperazione allo sviluppo. L’annunciato aumento dei fondi sembra quasi annullarsi e le aspettative create con i paesi partner rischiano di essere cancellate.
Le ONG italiane fanno appello al governo e al parlamento affinché si corregga radicalmente la situazione e si restituisca coerenza e credibilità al sistema di cooperazione internazionale del nostro passe.
È poi urgente la piena applicazione della legge 125 del 2014.
Due, tra gli altri, i nodi da sciogliere in fretta: consentire all’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo di procedere velocemente all’assunzione degli esperti tramite un concorso e approvare secondo le modalità previste dalla legge il documento di programmazione triennale, senza il quale la nostra cooperazione allo sviluppo è priva di un chiaro riferimento strategico.

La FAO rafforza la cooperazione con i Network di ONG italiane

20161103_143541Roma, 3 Novembre 2016 – La FAO e i tre network di ONG italiane – AOI, CINI, Link 2007 – hanno siglato oggi un accordo che getta le basi per una più stretta collaborazione in aree di mutuo interesse come lo sviluppo rurale e la lotta alla fame e alla malnutrizione.

Continua…