Soddisfazione del CINI per la nomina di Laura Frigenti alla carica di Direttrice della nuova Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo

Laura FrigentiRoma, 24 novembre – Le ONG aderenti al CINI – Coordinamento Italiano ONG Internazionali esprimono soddisfazione per la nomina della dottoressa Laura Frigenti alla carica di Direttrice della nuova Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, che completa un importante passaggio del processo di riforma avviato con l’approvazione della legge 125/2014.
Da sempre il CINI è convinto che l’Italia può e deve compiere una trasformazione culturale aprendosi alle sfide globali, dotandosi di una cooperazione internazionale allo sviluppo moderna ed efficace che sappia rispondere alle sfide presenti e future. Le organizzazioni del CINI sono certe che la Direttrice Laura Frigenti saprà svolgere al meglio il delicato ruolo affidatole, garantendo, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il rilancio del sistema italiano di cooperazione affinché diventi a tutti gli effetti parte integrante e qualificante della politica estera italiana.
Il CINI auspica inoltre che il rinnovato sistema di cooperazione sappia valorizzare, a fianco degli altri soggetti della società civile, la specificità delle ONG internazionali che da decenni si caratterizzano per competenza ed esperienza ed hanno la cooperazione al centro della loro missione.

Attacchi all’indipendenza, scarsi finanziamenti: Corte penale internazionale a rischio. Le Ong italiane chiedono al governo di difenderne indipendenza ed efficacia

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COMUNICATO STAMPA

Roma, 18 novembre 2015 – In occasione dell’apertura della 14esima sessione dell’Assemblea degli stati parte dello Statuto di Roma, in programma all’Aia dal 18 al 26 novembre, Amnesty International Italia, CINI – Coordinamento italiano NGO Internazionali, Link 2007 – Cooperazione in rete e Non c’è pace senza giustizia esprimono grande preoccupazione per il rischio che la Corte penale internazionale non sia in grado, per l’insufficienza di fondi e le minacce alla sua indipendenza, di svolgere il suo ruolo di argine contro l’impunità per gravi crimini.
Le sopra citate Reti e Ong si sono rivolte all’Italia, in quanto stato ospitante la conferenza istitutiva del 1998, sollecitando il governo a chiedere con maggiore forza alla comunità internazionale di continuare a credere nella giustizia penale internazionale mettendo la più importante delle sue istituzioni in condizione di funzionare in modo efficace.
Non farlo – sottolineano le Ong – significherebbe tradire le speranze di migliaia di vittime che attendono giustizia per crimini di guerra, crimini contro l’umanità e genocidio.