G8 di Deauville: le ONG del CINI auspicano che il doveroso sostegno alle popolazioni del Nord Africa non si traduca in una diminuzione di attenzione e risorse per tutti gli altri paesi del sud del mondo, a cominciare da quelli dell’Africa Sub-Sahariana.

Roma, 27 Maggio 2011: “Le ONG del CINI – Coordinamento Italiano Network Internazionali – si augurano che i 40 miliardi di dollari annunciati per finanziare la nuova “Partnership di Dauville” non siano solo l’ennesima promessa che non verrà mantenuta e che siano risorse aggiuntive rispetto a quanto gli stati si sono già impegnati a stanziare per la lotta alla povertà nel mondo” dichiara Maria Egizia Petroccione, Portavoce del CINI. “Siamo favorevoli a questa iniziativa ma auspichiamo che il doveroso sostegno alle popolazioni del Nord Africa che lottano per la libertà e la democrazia non abbia come conseguenza una diminuita attenzione, e dunque minori risorse, per tutti gli altri paesi del sud del mondo, a cominciare da quelli dell’Africa Sub-Sahariana, che da troppo tempo aspettano che i G8 onorino gli impegni presi” continua Petroccione.
Continua…

AIDWATCH: 2010 COLPITA, ITALIA AFFONDA L’EUROPA

Sintesi del rapporto AIDWATCH 2011 – Maggio 2011
Guardando al 2015, al di là della deludente prestazione del 2010, si prevede che l’aiuto europeo crescerà molto più lentamente di quanto sarebbe necessario per raggiungere l’obiettivo dello 0,7% del PIL fissato per il 2015. Stando alle proiezioni e in base alle attuali tendenze, lo scarto collettivo non farà che aumentare ogni anno fino al 2015. In base alle previsioni l’entità dell’aiuto in proporzione al PIL nel 2015, – anno che rappresenta la scadenza ultima per raggiungere gli Obiettivi del Millennio – raggiungerà un deludente 0,45%. I maggiori responsabili di un tale scarto sono l’Italia (che si appresta a ridurre significativamente i già bassi livelli di APS/PIL e arriverà ad uno scioccante 0,09% nel 2015); la Francia e la Germania (che realizzeranno solo il 60 % degli impegni presi entro il 2015); e l’Austria (che manterrà i modesti livelli di APS/PIL stabili intorno allo 0,32%). Infine si prevede che la Danimarca, che sinora era stata uno dei Paesi con la migliore prestazione, congelerà l’aiuto in termini nominali, non raggiungendo l’obiettivo nazionale dello 0,8% per i prossimi cinque anni.

Scarica il documento

Rapporto AidWatch 2011

In contemporanea con il lancio in tutta Europa, è stato presentato il 19 maggio in Italia il quinto rapporto Aidwatch 2011, elaborato dalla Confederazione europea di ONG CONCORD. Nel rapporto Aidwatch, CONCORD stila per i 27 paesi dell’Unione Europea la valutazione delle politiche di lotta alla povertà, con le raccomandazioni da seguire per ogni Paese membro.

Scarica il Rapporto AidWatch 2011

L’Europa“gonfia”gli aiuti internazionali per oltre €5 miliardi nel 2010 perdendo di vista la “lotta alla povertà”

In contemporanea con il lancio in tutta Europa, è stato presentato oggi in Italia il quinto rapporto Aidwatch 2011, elaborato dalla Confederazione europea di ONG CONCORD. Il rapporto Aidwatch di quest’anno Sfida all’aiuto-egoista: allenare l’aiuto europeo alla lotta contro la povertà sostiene che:
– Nel 2010 gli Stati Membri della UE hanno rendicontato 5,1 miliardi di euro di aiuto gonfiato, pari a quasi il 10% degli aiuti complessivi forniti ai Paesi partner lo scorso anno. Di questi 2,5 miliardi di euro corrispondono alla cancellazione del debito, all’incirca 1,6 miliardi di euro per borse di studio e 1,1 miliardi di euro sono stati spesi nei Paesi europei per i rifugiati.
– L’Unione Europea resta il maggior donatore al mondo, ma nel 2010, solo nove Paesi hanno raggiunto gli obbiettivi di aiuto che si erano posti.
– L’aiuto allo sviluppo è sempre più dettato dall’agenda della politica interna, dall’immigrazione e dagli interessi commerciali.
Questa analisi è basata sui dati pubblicati in aprile dall’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Europea), che mostrano un aiuto europeo a quasi 55 miliardi di euro (0,43% del PIL), fallendo l’obiettivo ambizioso sottoscritto nel 2010 per 15 miliardi di euro.
Scarica il Comunicato Stampa

2010 COLPITA: L’ITALIA AFFONDA L’EUROPA. PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO EUROPEO AIDWATCH 2011

Giovedì 19 maggio 2011
ore 10.00 – 13.00
HOTEL NAZIONALE
Roma, Piazza di Montecitorio

In contemporanea con il lancio in tutta Europa, sarà presentato in Italia il quinto rapporto Aidwatch 2011, elaborato dalla Confederazione europea di ONG CONCORD. Nel rapporto Aidwatch, CONCORD stila per i 27 paesi dell’Unione Europea la valutazione delle politiche di lotta alla povertà, con le raccomandazioni da seguire per ogni Paese membro.

La ricerca traccia un quadro sulle tendenze dell’Aiuto Pubblico allo Sviluppo (APS) per tutti i paesi membri dell’Unione Europea e certifica il primo significativo fallimento di credibilità politica della cooperazione europea. Il divario che separa l’APS dei paesi membri dell’UE dall’obiettivo che essi si erano posti per il 2010, è attualmente di 15 miliardi e si prevede aumenterà ogni anno fino al 2015.

Continua…

SEMINARIO: UNA TASSA SULLE TRANSAZIONI FINANZIARIE?

Econometica e la Campagna 005 hanno il piacere di invitarla al  Seminario
Una tassa sulle transazioni finanziarie?
Riequilibrare il peso della fiscalità e mantenere la coesione sociale

Roma, martedì 10 Maggio 2011, ore 9.30 – 13.30
Camera dei Deputati, Sala Conferenze, Via del Pozzetto 158, Roma.

Quale vantaggio per i governi? Maggiore coesione sociale e maggiori risorse per le politiche sociali; Quale vantaggio per i cittadini? Redistribuzione del peso fiscale e minori tagli ai beni e servizi pubblici; Quale vantaggio per le imprese? Più risorse per le politiche industriali; Quale vantaggio per le banche? Ritrovare la fiducia dei cittadini ed evitare imposizioni che penalizzino eccessivamente il credito.

Il peggioramento dei conti pubblici in Italia e in Europa generato dalla crisi finanziaria è generalmente contrastato con il taglio dei servizi e beni pubblici o con l’aumento delle tasse su consumi e lavoro, con il rischio di mettere a repentaglio la coesione sociale. Esiste una via sinora considerata non praticabile per ripartire in modo più equo i costi della crisi: tassare le transazioni finanziarie. Questa strada è stata considerata sino ad oggi impraticabile. L’appello dei 130 economisti e il position paper del Fondo Monetario al quale l’appello fa riferimento, documentano come invece la tassa sia praticabile, con costi di riscossione inferiori a quelli di molte altre tasse tradizionali. L’opinione che possa essere efficace solo se applicata simultaneamente in tutti i paesi è confutata dall’esistenza di tasse simili in quasi tutti i mercati finanziari dei maggiori paesi occidentali e da studi che documentano contenute elasticità di reazione alla sua applicazione. Alcuni leader di paesi dell’UE si sono dichiarati chiaramente a favore dell’idea.

Continua…