Econometica e la Campagna 005 hanno il piacere di invitarla al Seminario
Una tassa sulle transazioni finanziarie?
Riequilibrare il peso della fiscalità e mantenere la coesione sociale
Roma, martedì 10 Maggio 2011, ore 9.30 – 13.30
Camera dei Deputati, Sala Conferenze, Via del Pozzetto 158, Roma.
Quale vantaggio per i governi? Maggiore coesione sociale e maggiori risorse per le politiche sociali; Quale vantaggio per i cittadini? Redistribuzione del peso fiscale e minori tagli ai beni e servizi pubblici; Quale vantaggio per le imprese? Più risorse per le politiche industriali; Quale vantaggio per le banche? Ritrovare la fiducia dei cittadini ed evitare imposizioni che penalizzino eccessivamente il credito.
Il peggioramento dei conti pubblici in Italia e in Europa generato dalla crisi finanziaria è generalmente contrastato con il taglio dei servizi e beni pubblici o con l’aumento delle tasse su consumi e lavoro, con il rischio di mettere a repentaglio la coesione sociale. Esiste una via sinora considerata non praticabile per ripartire in modo più equo i costi della crisi: tassare le transazioni finanziarie. Questa strada è stata considerata sino ad oggi impraticabile. L’appello dei 130 economisti e il position paper del Fondo Monetario al quale l’appello fa riferimento, documentano come invece la tassa sia praticabile, con costi di riscossione inferiori a quelli di molte altre tasse tradizionali. L’opinione che possa essere efficace solo se applicata simultaneamente in tutti i paesi è confutata dall’esistenza di tasse simili in quasi tutti i mercati finanziari dei maggiori paesi occidentali e da studi che documentano contenute elasticità di reazione alla sua applicazione. Alcuni leader di paesi dell’UE si sono dichiarati chiaramente a favore dell’idea.
La prima parte del seminario intende mettere a confronto accademici, rappresentanti delle istituzioni e una vasta rappresentanza di organizzazioni della società civile per discutere e mettere a confronto i costi e i benefici di una tassa siffatta, comparandola con analoghe proposte (penalizzazione del rischio attraverso diverse forme di requisiti patrimoniali, tassa sui profitti bancari) attualmente al vaglio di governi nazionali ed istituzioni sovranazionali.
La seconda parte del seminario propone una tavola rotonda di politici, rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni per discutere della questione a partire dalla proposta di legge sulla tassa sulle transazioni finanziarie recentemente presentata in parlamento e dalle iniziative e deliberazioni sul tema già prese dal parlamento europeo.
Leggi il Programma.
Programma
Ore 9.30 – 11.00
Presentazione e discussione dell’Appello dei 130 Economisti
Leonardo Becchetti, Università Tor Vergata
Davide Dal Maso, Segretario Generale Forum della Finanza Sostenibile
Marcello Messori, Università Tor Vergata
Massimo Mucchetti, “Corriere della Sera*
Roberto Tamborini, Università di Trento
Alessandro Vercelli, Università di Siena
Vincenzo Visco, Università La Sapienza e NENS
Presiede: Lorenzo Sacconi, Università di Trento ed EconomEtica
Ore 11,00 – 13,30
Tavola rotonda: le proposte di legge per una tassa sulle transazioni finanziarie
Andrea Baranes, portavoce Campagna 005
Mario Barbi, deputato PD
Ugo Biggeri, Presidente Banca Popolare Etica
Leonardo Domenici, deputato S&D al Parlamento europeo
Giuseppe Gallo, Segretario Generale FIBA-CISL
Sergio Gatti, Direttore Federcasse
Massimo Giannini, Vicedirettore La Repubblica*
Andrea Olivero, Presidente Forum Terzo Settore
Savino Pezzotta, deputato UDC
Enrico Pianetta, deputato PDL
Alessandro Profumo, ex AD UniCredit
Domenico Proietti, Segretario Confederale UIL
Roberto Sanna, Responsabile economico CGIL
Andrea Sarubbi, deputato PD
Marco Zacchera, deputato PDL
Presiede: Lorenzo Sacconi, Università di Trento ed EconomEtica
* in attesa di conferma
Per poter accedere alla sala è necessario confermare la propria partecipazione inviando una mail a econometica@unimib.it Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. entro e non oltre il giorno 8 Maggio. Ricordiamo inoltre che sarà richiesto un documento d’identità e per gli uomini l’uso di giacca e cravatta. I giornalisti sono pregati di accreditarsi direttamente.