Caro Gentiloni, le ONG e la società civile chiedono continuità per la cooperazione allo sviluppo

da Vita.it
Mentre va in onda il gioco dei totoministri, e indipendentemente dagli esiti che avranno i negoziati sulla formazione del nuovo esecutivo, le ONG chiedono al Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, di garantire continuità a tutto il lavoro svolto in questi ultimi anni dal governo Renzi sulla cooperazione internazionale
“Le ONG e tutte le Associazioni della Società Civile le chiedono che già in questa fase di composizione del nuovo esecutivo che dovrà governare il nostro Paese, si tenga in altissima considerazione il tema della centralità della Cooperazione internazionale per lo Sviluppo e tutte le politiche positive per la gestione dei flussi migratori che Lei conosce bene”. Continua…

Legge di Bilancio 2017: le ONG scrivono ai componenti della Commissione Bilancio

Ai Deputati della V Commissione Bilancio
Camera dei Deputati
Roma

Roma, 18 novembre 2016

Oggetto: Legge di Bilancio 2017 – proposte per risorse cooperazione allo sviluppo

Stimati/e Onorevoli,

Vorremmo oggi richiamare alla vostra cortese attenzione alcuni passaggi dell’attuale discussione sul testo del disegno della Legge di Bilancio 2017 che richiedono, a nostro avviso, un intervento per sostenere con coerenza l’impegno del nostro Paese in tema di cooperazione allo sviluppo.
In particolare, vorremmo far presente che il testo del disegno di legge non contiene previsioni in merito all’impiego delle risorse del “Fondo La Pergola” (Legge 183 del 1987), che nel corso degli ultimi tre anni è stato una canale di finanziamento decisivo per le attività in capo al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, per circa 65 milioni di euro all’anno.
Inoltre, vorremo auspicare che dalla Legge di Bilancio possa emergere una chiara indicazione per risolvere il nodo delle assunzioni del personale dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, in merito alla quale si attende un orientamento di tipo normativo, considerato che le risorse necessarie risultano già nella disponibilità dell’Agenzia.
Vogliamo ricordare il carattere strategico che le politiche di cooperazione allo sviluppo assumono per un Paese come l’Italia, al centro del Mediterraneo in un ruolo di mediazione storica con i Paesi dell’Africa e del Medio Oriente. Il percorso di rilancio avviato con l’introduzione della nuova normativa di settore, la L.125/2014, non può essere interrotto, specie con l’approssimarsi di importanti scadenze internazionali, fra le quali vediamo il prossimo Vertice G7 a guida italiana.
Vi preghiamo dunque di considerare il supporto a interventi emendativi, come quelli segnalati con proposta numero 52.11; 52.6; 52.43, 83.1 e 83.3 che sarebbero auspicabili per far fronte alle esigenze appena delineate e proseguire nel rafforzamento della cooperazione internazionale del nostro Paese.

Molto cordialmente,

Silvia Stilli, Portavoce AOI
Antonio Raimondi, Portavoce CINI
Paolo Dieci, Presidente LINK2007

 

Secondo Meeting di Alto Livello (HLM) della Global Partnership for Effective Development Cooperation

HLMEfficaciaIl 30 novembre e il 1 dicembre si terrà a Nairobi il Secondo Meeting di Alto Livello (HLM) della Global Partnership for Effective Development Cooperation (GPEDC), con la partecipazione di circa 90 delegazioni governative e 400 rappresentanti della società civile,e inoltre parlamentari, autorità locali e rappresentanti del mondo delle imprese. Le principali questioni da affrontare riguardano la riconferma degli impegni sulla efficacia (ownership democratica, trasparenza e responsabilità, partenariato inclusivo) e il ruolo della GPEDC rispetto all’Agenda 2030, anche come strumento di monitoraggio, in particolare per il target 17.16.La delegazione dell’Italia è composta da rappresentanti del MAECI, dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, e da una rappresentante della società civile (Gemma Arpaia, focal point per AOI, CINI e Link2007)

Cooperazione allo Sviluppo: così non va ma c’è ancora tempo per cambiare

Gian Mattia D'Alberto / LaPresse16-10-2014 MilanocronacaSummit Europa - Asia ASEMnella foto: Matteo renziGian Mattia D'Alberto/LaPresse16-10-2014 MilanEurope-Asia summitin the picture: Matteo renzi

 Roma, 8 novembre 2016 – I segnali che arrivano dalla legge di stabilità deludono tutti coloro che avevano accolto con entusiasmo le dichiarazioni da parte del governo in favore di un forte rilancio della nostra cooperazione allo sviluppo. L’annunciato aumento dei fondi sembra quasi annullarsi e le aspettative create con i paesi partner rischiano di essere cancellate.
Le ONG italiane fanno appello al governo e al parlamento affinché si corregga radicalmente la situazione e si restituisca coerenza e credibilità al sistema di cooperazione internazionale del nostro passe.
È poi urgente la piena applicazione della legge 125 del 2014.
Due, tra gli altri, i nodi da sciogliere in fretta: consentire all’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo di procedere velocemente all’assunzione degli esperti tramite un concorso e approvare secondo le modalità previste dalla legge il documento di programmazione triennale, senza il quale la nostra cooperazione allo sviluppo è priva di un chiaro riferimento strategico.

La FAO rafforza la cooperazione con i Network di ONG italiane

20161103_143541Roma, 3 Novembre 2016 – La FAO e i tre network di ONG italiane – AOI, CINI, Link 2007 – hanno siglato oggi un accordo che getta le basi per una più stretta collaborazione in aree di mutuo interesse come lo sviluppo rurale e la lotta alla fame e alla malnutrizione.

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Salute e Cooperazione Italiana: l’importanza della prevenzione. La strategia di CBM nell’eliminazione della cecità evitabile in Etiopia

Invito-web-Convegno-ITA (1)

Mercoledì 12 ottobre alle ore 9.30 a Roma, presso il Palazzo della Farnesina, CBM Italia, la più accreditata organizzazione non governativa italiana impegnata nella cura e prevenzione della cecità e disabilità evitabile nei Paesi del Sud del mondo, presenterà la conferenza internazionale “Salute e Cooperazione Italiana: l’importanza della prevenzione. La strategia di CBM nell’eliminazione della cecità evitabile in Etiopia”.  L’evento, promosso alla vigilia della giornata mondiale della vista (13 ottobre), sarà motivo per presentare il progetto Amhara Trachoma Control Program (ATCP), che CBM Italia sta portando avanti in Etiopia, con la collaborazione di MAECI, e mostrare i risultati raggiunti nel campo della lotta alla cecità, con particolare attenzione al debellamento del tracoma.
In base ai dati più recenti circa 200 milioni di persone al mondo vivono in distretti dove il tracoma è endemico. Si tratta infatti della prima causa infettiva di cecità e si stima che sia causa di disabilità visiva per circa 2,2 milioni di persone, di cui 1,2 milioni sono irreversibilmente ciechi. Anche in Italia il tracoma era presente fino agli anni ’60 in diverse regioni del meridione, ed è stato debellato gradualmente con campagne di vaccinazione e il miglioramento del sistema sanitario.Durante il convegno sarà presentata la strategia S.A.F.E., promossa dall’OMS, per l’eliminazione del tracoma come problema di salute pubblica entro l’anno 2020. Una strategia che, secondo i risultati dell’ATCP emersi da una valutazione esterna di medio termine, può essere assunta come modello sostenibile e replicabile in regioni analoghe ad Amhara.

Per partecipare scrivi a presidenza@cbmitalia.org

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Relazione tra Migrazione e Cooperazione internazionale allo sviluppo, le raccomandazioni del CINI

TED_2417Migrazione come potenziale motore di sviluppo
Le migrazioni internazionali sono da sempre un fatto normale e strutturale della convivenza umana. Nel 2015 i migranti internazionali sono rimasti stabili in termini percentuali (3%) rispetto alla popolazione mondiale, pur avendo raggiunto il numero più alto mai registrato in termini assoluti (244 milioni). La migrazione Sud-Sud è in continua crescita rispetto a quella Sud–Nord. La stragrande maggioranza dei rifugiati è ospitata da paesi del Sud, in particolare da quelli geograficamente vicini ai paesi di origine.
Le migrazioni prendono la forma di mobilità regolare e irregolare, rispondendo a scelte personali o professionali, a eventi improvvisi come guerre, terremoti, disastri ambientali, o a problemi cronici come i cambiamenti climatici, le diseguaglianze o la mancanza di opportunità economiche. La distinzione tra queste situazioni è spesso incerta, le persone possono migrare per molteplici ragioni insieme e passano nel tempo da uno status ad un altro.

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Osservazioni delle Reti di ONG AOI, CINI, LINK2007 al documento triennale di programmazione e di indirizzo 2016/18 – Legge 125/2014

Aprile 2016 – La presente nota, redatta da AOI, CINI e Link 2007, ha lo scopo di concorrere alla definizione del Documento Triennale 2016/2018, che rappresenta un passaggio chiave nello sviluppo della rinnovata cooperazione italiana. Gli aspetti di contenuto sono centrali visto che si tratta di definire obiettivi e modalità che devono ispirare l’azione di un complesso di attori pubblici e privati che si è arricchito di nuove competenze a seguito dell’approvazione della Legge 125. D’altro canto non sono meno importanti gli aspetti di processo alla luce del fatto che la partecipazione nella pianificazione dovrebbe essere un aspetto distintivo della nuova cooperazione. In questo senso, con piacere mettiamo in evidenza il progresso rispetto al percorso di approvazione del Documento nel 2015. La fase di discussione che si aperta lo scorso 22 febbraio è un segnale incoraggiante che le nostre Reti non vogliono sottovalutare. Dopo aver presentato le proprie osservazioni allo Schema di pianificazione1, con la presente nota congiunta mettiamo in evidenza gli aspetti chiave per il prosieguo della consultazione in relazione a obiettivi, temi, paesi, risorse e modalità.

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Commenti del CINI allo Schema di Documento triennale di programmazione e di indirizzo 2016/18 – Legge 125/2014

Marzo 2016

Gli obiettivi
1) Al primo punto della Slide 8 manca il riferimento alle CSO (italiane e internazionali):

Se tra gli obiettivi ci sono il trasferimento di cultura, innovazione e tecnologia produttiva e l’acquisizione di dati e statistiche affidabili le NGO che lavorano sul campo sia quelle impegnate in Italia in attività di ricerca, analisi e advocacy possono fornire informazioni, expertise e supporto tecnico in diverse aree rilevanti ai fini dello sviluppo. Si consiglia pertanto di inserire le CSO anche in questo punto e non solo citare le CSO nell’ultimo punto della slide 8.
3) Al terzo punto della Slide 8: Sarebbe interessante capire qual è il piano strategico che deve portare a tale obiettivo: aumentare l’impegno economico, selezionando, rivedendo e ottimizzando gli impegni obbligatori dell’Italia nei confronti delle Agenzie ONU? Aumentare l’aiuto multi – bilalterale verso le Agenzie che si occupano e implementano progetti sul campo in questi settori?

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Schema documento triennale 2016/18

Sviluppo Sostenibile: ASviS oggi in audizione alla Camera serve una Legge di Stabilità coerente con gli impegni sottoscritti dall’Italia all’Onu

Il CINI aderisce all’ASviS – L’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile che riunisce  oltre 100 tra le più importanti istituzioni e reti della società civile – http://www.asvis.it/ –

Roma, 13 luglio 2016 – Il portavoce ASviS, Enrico Giovannini, in audizione alla Camera: “Bisogna cogliere subito l’occasione della Legge di Stabilità per colmare i ritardi in campo economico, sociale e ambientale rispetto agli impegni assunti dall’Italia con l’Agenda 2030”

Definire al più presto la Strategia italiana per lo sviluppo sostenibile per inserire nella prossima Legge di Stabilità e nel DEF interventi in grado colmare i ritardi del nostro paese. E’ la richiesta dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), ascoltata stamane in Commissione Affari Esteri e Comunitari sul tema dell’attuazione dell’Agenda 2030 sottoscritta dall’Italia a settembre del 2015.

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