Roma, 5 ottobre 2004
AIDS: CINI, necessaria l’approvazione dell’emendamento che reintroduce i finanziamenti al Fondo Globale
“Chiediamo che il Parlamento, ritrovando unità d’intenti, approvi al più presto l’emendamento alla legge di Assestamento di Bilancio con il quale viene reintrodotto il finanziamento al Fondo Globale per la lotta all’HIV/AIDS, Tubercolosi e Malaria. Solo in questo modo l’Italia potrà, almeno parzialmente, riparare al danno causato dal non aver erogato entro il 30 settembre la prima tranche dei finanziamenti dovuti al Fondo e il cui mancato pagamento si risolve in una consistente riduzione del contributo statunitense”, dichiara Raffaele Salinari, portavoce del CINI.
In coincidenza con l’importante sessione di studio promossa oggi a Roma dall’Aspen Institute allo scopo di valutare come e in che misura i paesi membri del G8 abbiano rispettato gli impegni assunti nei confronti dell’Africa, il CINI (Coordinamento Italiano Network Internazionali, composto da ActionAid International, Save the Children, Amref, Terre des Hommes,) si rivolge al Governo e ai parlamentari (a cui chiederà di sottoscrivere questo appello), affinché reintroducano nel Bilancio 2004 gli stanziamenti per il Fondo Globale delle Nazioni Unite per la lotta all’HIV/AIDS, tubercolosi e malaria.
Si tratta di 100 milioni di euro che il disegno di legge di assestamento del Bilancio dello Stato, (prima del recente emendamento che li reintroduce), ha cancellato insieme agli altri 2 capitoli di spesa del Ministero degli Affari Esteri relativi ai finanziamenti ad organismi multilaterali e alle organizzazioni non governative, per un totale di ulteriori 150 milioni di euro.
Il taglio delle risorse per il Fondo Globale sarà inoltre amplificato dalla conseguente riduzione dello stanziamento statunitense. Gli Stati Uniti si sono impegnati a versare un contributo che non può superare 1/3 del totale donato dagli altri paesi. Ne consegue che, essendo venuto a mancare il contributo italiano, quello americano si ridurrà di circa 40 milioni di dollari.
Sono state 3 milioni le vittime dell’AIDS nel 2003, di cui tre quarti in Africa. I bambini e gli adolescenti sono la componente della popolazione mondiale più a rischio di infezione. Si calcola che siano stati 700 mila i bambini infettati dall’HIV/AIDS nel 2003.
Si stima che, entro il 2010, altri 45 milioni di persone verranno colpiti dal virus. Di essi più di 3,4 milioni saranno minori sotto i 15 anni mentre 25 milioni di bambini si ritroveranno senza genitori, senza casa e a rischio di abusi e discriminazioni legate al marchio infamante dell’AIDS. I minori orfani a causa del virus saranno un quarto del totale mondiale degli orfani. Percentuale che si attesterà intorno al 50% nell’Africa sub-sahariana.
Tutti i giorni muoiono 8.000 persone a causa dell’AIDS, la lotta a questa pandemia merita una presa di responsabilità di tutte le parti politiche perché l’Italia risponda all’impegno preso.