Roma, 21 giugno 2005
Senatore Marcello Pera
Presidente del Senato della Repubblica
Piazza Madama
On. Pier Ferdinando Casini
Presidente della Camera dei Deputati
Piazza Montecitorio
Egregio Presidente Pera, Egregio Presidente Casini,
Il Coordinamento Italiano Network Internazionali (CINI) desidera portare alla Vostra attenzione le osservazioni di Amnesty International (AI) sulla situazione delle migliaia di cittadini stranieri, migranti e richiedenti asilo, detenuti ogni anno nei centri di permanenza temporanea e assistenza (Cpta). Le preoccupazioni e le raccomandazioni di AI sono dettagliate nel documento “Italia. Presenza temporanea, diritti permanenti” (EUR 45/015/2005).
Il CINI chiede che vengano rispettati i diritti umani dei migranti e dei richiedenti asilo e che si metta fine ai maltrattamenti e alle condizioni inumane di detenzione nei Cpta.
Si ritiene inoltre urgente che l’Italia approvi una legge organica sul diritto di asilo, pienamente conforme agli standard internazionali sui rifugiati, e istituisca un organismo indipendente di controllo e ispezione che compia visite regolari e senza alcuna restrizione in tutte le strutture in cui sono detenuti migranti e richiedenti asilo.
Il CINI sollecita inoltre la piena attuazione al Protocollo 4 della Convenzione europea sulla protezione dei diritti umani e delle libertà fondamentali, che proibisce le espulsioni di interi gruppi di cittadini stranieri, e la massima diffusione e applicazione alle 20 Linee guida sui rinvii forzati, adottate dal Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa il 9 maggio 2005.
Il CINI chiede infine di ratificare il Protocollo opzionale alla Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura, che introdurrebbe efficaci meccanismi nazionali e internazionali per l’ispezione di tutti i luoghi in cui vi siano persone private della libertà personale. Con l’occasione si sottolinea anche l’urgenza di introdurre il reato di tortura nel codice penale, in linea con la definizione contenuta nella Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura.
Cordialmente,
Raffaele K. Salinari
Portavoce CINI