Giovedì, 26 febbraio 2009 dalle ore 09:00 alle 14:00
Camera dei Deputati, Sala delle Colonne, Via Poli 19 Roma
Roma, 26 febbraio 2009 – “La leadership politica è il motore più importante per generare cambiamento. Senza segnali chiari dalla politica e dalla dirigenza, ogni cambiamento di norme procedurali, di gestione delle risorse umane o dei sistemi di rendicontazione degli aiuti allo sviluppo, avrà sempre un impatto limitato”. Questo l’appello di Maria Egizia Petroccione, Portavoce del CINI, Coordinamento Italiano Network Internazionali, composto da ActionAid, Amref, Save the Children, Terre des hommes, Vis e WWF.
Il CINI ha riunito a Roma alcuni esperti di aiuti allo sviluppo provenienti da paesi del Nord e del Sud del mondo, allo scopo di contribuire al dibattito sull’efficacia degli aiuti con una prospettiva che unisca paesi donatori e paesi partner, nella conferenza internazionale dal titolo “Aid effectiveness: Perspectives from the South and the North.”
“Di fatto”, dichiara Petroccione, “avere un piano nazionale per l’efficacia degli aiuti è necessario ma non è garanzia sufficiente per soddisfare gli obiettivi della Dichiarazione di Parigi. In molti casi, lo sviluppo di un piano nazionale ha portato a ritenere la realizzazione dell’Agenda di Parigi come una mera questione tecnica e quindi a non dargli il giusto peso politico. E’ invece fondamentale l’impegno in prima persona del Ministro degli Esteri e il coinvolgimento del Parlamento in fase di approvazione dello stesso”.
“Al fine di produrre un piano completo e in continuità con quanto espresso nelle linee guida del periodo 2009-2011”, prosegue Petroccione, “il piano nazionale italiano sull’efficacia dell’aiuto dovrebbe completare le riforme procedurali necessarie ad assicurare la flessibilità, aumentare la prevedibilità dell’aiuto, rendere più trasparenti le attività di cooperazione, pianificare un ulteriore slegamento dell’aiuto, aumentare la percentuale di approvvigionamento locale di beni e servizi e confrontarsi sistematicamente con la società civile nelle fasi di pianificazione, implementazione e monitoraggio della strategia italiana”.
“Infine, non si può trattare il tema dell’efficacia dell’aiuto pubblico allo sviluppo senza ricordare quanto sia necessario che l’Italia rispetti anche gli impegni internazionali in tema di quantità. Nel 2009 il nostro paese ha toccato il minimo storico degli ultimi 20 anni, con solo lo 0,09% di APS in rapporto al PIL. In assenza di risorse adeguate”, conclude Petroccione, “anche il migliore dei piani resta inattuabile”.
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