Roma, 19 marzo 2008 – In vista delle elezioni politiche del 13 e 14 aprile, le organizzazioni del CINI – ActionAid, AMREF, Save the Children, Terre des hommes, VIS, WWF – hanno proposto a tutti i candidati premier e ai componenti delle Commissioni Esteri di Camera e Senato, un “Controsondaggio elettorale” sul futuro della cooperazione internazionale.
Il CINI ha inviato 50 questionari rivolgendo 10 domande precise e concrete su 3 nodi critici della cooperazione: la quantità delle risorse pubbliche per lo sviluppo, la qualità della cooperazione allo sviluppo e i suoi strumenti di gestione.
Al 19 marzo 2008 alle ore 12.00, avevano fatto pervenire le loro risposte:
– tre candidati premier – Bertinotti – Boselli – Veltroni
– 7 candidati tra Camera e Senato:
Bonino (PD)
Buttiglione (UDC)
Della Seta (PD)
Ferrante (PD)
Marcenaro (PD)
Siniscalchi (SA)
Touadi (IdV)
Se da un lato preoccupa il numero limitato di risposte finora ricevute – possibile indice della scarsa importanza attribuita al tema della lotta alla povertà nel dibattito pre-elettorale – e l’assenza di partiti dal peso elettorale rilevante (come il PDL e la Lega) dall’altro emerge unanimità sui seguenti punti tra tutti coloro che hanno risposto:
– la necessità di aumentare le risorse pubbliche per l’aiuto pubblico allo sviluppo
– il perseguimento della coerenza tra le politiche che hanno conseguenze sui paesi del sud del mondo.
– il riconoscimento dell’importanza del ruolo della società civile su questioni strategiche;
– la gestione unificata di tutti le risorse che costituiscono l’APS;
– il sostegno al terzo settore attraverso l’istituzione di incentivi alla donazione dei privati.
I dati evidenziano inoltre un’importante convergenza su gli altri punti:
– indipendenza degli interventi di cooperazione dall’agenda commerciale e dalla politica di sicurezza (1 contrario e 1 risposta con riserva);
– immediato slegamento dell’Aiuto (1 contrario e 1 risposta con riserva);
– nomina di una figura di livello governativo con delega per la cooperazione che sieda in Consiglio dei Ministro (1 contrario e 1 risposta con riserva);
– l’istituzione di un ente indipendente, unico responsabile dell’attuazione della politica di cooperazione (1 solo contrario);
Solo una risposta lascia in sospeso il tema della gestione unificata di tutti le risorse che costituiscono l’APS, ma non si esprime in modo contrario.
Il CINI ritiene che la lotta alla povertà nel mondo, lo sviluppo umano e sostenibile, non ancora ritenuti priorità nel dibattito elettorale e nelle politiche nazionali, siano invece temi di grande interesse per i cittadini italiani e possano diventare elementi distintivi dell’identità degli schieramenti politici. Come tali potrebbero contribuire a determinare la scelta di voto degli elettori.
Per questo motivo il CINI pubblicherà i risultati di questo controsondaggio sui propri siti e continuerà ad aggiornarli fino al giorno delle elezioni con l’auspicio che arrivino ulteriori risposte.
In conclusione il CINI nota con soddisfazione che esiste un potenziale consenso su alcuni punti fondamentali ed auspica che la nuova legislatura possa procedere speditamente a sciogliere i nodi più problematici che da troppi anni paralizzano l’azione italiana nella lotta alla povertà.