G8, GCAP: LEADER FERMI A PROMESSE DEL 2005 G8 IGNORA CRISI E AUMENTO POVERTA

g8_facebookI contenuti della dichiarazione sullo sviluppo e sull’Africa sono gli stessi che abbiamo già sentito a Gleneagles e nei precedenti vertici. E mentre i leader ci fanno vivere un deja vu, nel frattempo la situazione globale è nettamente peggiorata. Le persone che soffrono la fame sono più di un miliardo, l’Africa continua a restare un continente alla deriva. Ma ciò che scandalizza è che questo testo ignora una crisi finanziaria senza precedenti che ha gravissime ripercussioni sui paesi più poveri. Il G8 deve essere concreto e credibile: questo mi pare oltretutto doveroso nei confronti della popolazione abruzzese che fino ad oggi, come i Paesi del Sud del mondo, ha ricevuto solo solidarietà e rassicurazioni a basso costo”.

Questo il commento rilasciato da Sergio Marelli, portavoce della Coalizione Italiana Contro la Povertà, a conclusione della prima giornata del G8.
“Gli obiettivi previsti nella dichiarazione odierna sul clima – riduzione dell’ 80% entro il 2050 dei gas serra da parte dei paesi industrializzati – sono importanti ma insufficienti per affrontare e contenere entro i 2 gradi centigradi l’aumento della temperatura, perchè privi di ogni obiettivo di medio termine che consenta un monitoraggio dei progressi che si compiranno – come la riduzione del 30-40% entro il 2020. Così Laura Ciacci, portavoce della Coalizione Italiana Contro la Povertà, commenta la dichiarazione odierna sul clima resa dal G8.