DOCUMENTO CINI: FINANZIARIA 2011, AIUTO ALLO SVILUPPO SOLO GRAZIE ALL’EUROPA

2010: un anno perduto per la cooperazione allo sviluppo

Nel 2010 l’aiuto pubblico italiano sul prodotto interno lordo (APS/PIL) potrebbe arrivare attorno allo 0,20%[1], un aumento del 25% rispetto all’anno precedente. Questo consistente incremento è dovuto più alle scelte di tutta la comunità dei donatori, cui l’Italia s’è allineata, che ad una volontà del nostro Paese di iniziare a saldare gli arretrati accumulati. Infatti se nel 2010 non verrà perfezionata la cancellazione del debito della Repubblica Democratica del Congo, l’aiuto pubblico del nostro Paese  precipiterà allo 0,15% del PIL, praticamente lo stesso livello del 2009.

Alla fine del 2010, i livelli di aiuto nell’Europa a 27 raggiungeranno lo 0.46% del PIL (lo 0,48% nell’Europa a 15) lontani dall’obiettivo collettivo dello 0,56% stabilito nel 2005, con un ammanco di circa 11 miliardi di euro rispetto a quanto promesso. La maggior parte di questo deficit dipende dai tre grandi Stati membri: l’Italia (40%), la Germania (23%) e la Francia (7,5%). Se non verrà cancellato il debito alla Repubblica Democratica del Congo, l’ammanco sarà ancora maggiore.

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