Roma, 3.07.2013 – Con un ampia maggioranza di 552 voti favorevoli l’aula di Strasburgo ha approvato poche ore fa la relazione di Anni Podimata sull’impianto della tassa europea sulle transazioni finanziarie (TTF). Il disegno della tassa europea così come proposto dalla Commissione Europea ha un impianto molto più solido rispetto alla misura introdotta in Italia alcuni mesi fa i cui limiti strutturali rendono inefficace la sua funzione di contrasto alla speculazione finanziaria.
Il Parlamento Europeo riunito in plenaria ha ancora una volta ribadito – dopo l’esito positivo del voto in Commissione ECON lo scorso 18 giugno – il proprio sostegno al disegno della tassa proposto dalla Commissione Europea agli 11 Paesi europei* coinvolti nei negoziati sull’introduzione di una TTF continentale sotto la procedura di cooperazione rafforzata.
La campagna ZeroZeroCinque accoglie positivamente il voto di oggi che sancisce un importante segnale politico-istituzionale alla proposta di TTF europea e un forte impegno sul percorso di riforma del settore finanziario da parte dell’organo legislativo comunitario.
Una riforma che dovrebbe spingere l’Italia a rivedere l’impianto dell’imposta recentemente introdotta a livello nazionale per adeguarsi al più efficace percorso che si sta delineando con gli altri Stati Membri dell’UE.
Il voto di oggi può da una parte dare una spinta propulsiva ai negoziati in corso, dall’altra ridimensiona i tentativi delle lobby finanziarie di annacquare e sabotare la TTF per salvare le proprie rendite di posizione a danno dei cittadini. L’Europarlamento si colloca oggi nel novero dei più accesi sostenitori istituzionali del “granello di sabbia da gettare negli ingranaggi della finanza internazionale”.
La relazione Podimata prevede, in particolare, il mantenimento della più ampia base imponibile possibile per la tassa (azioni, obbligazioni, derivati). In reazione al voto di oggi, Leonardo Becchetti, Portavoce della Campagna ZeroZeroCinque dichiara: “Siamo soddisfatti che gli europarlamentari abbiano dato pieno supporto ad una Tassa sulle Transazioni Finanziarie con ampia base imponibile. Il voto di oggi pone le premesse affinché anche i Governi aderenti alla cooperazione rafforzata si allineino sulla necessità di contrastare tutte le operazioni puramente speculative e ad alta frequenza. Senza un contrasto serio alla speculazione il sistema finanziario resterà un acquedotto che perde, dove le ingenti risorse profuse si perdono in circuiti speculativi e non arrivano al servizio dell’economia reale e del bene comune. La TTF è un tassello essenziale per una riforma più ampia del sistema finanziario e se applicata a tutti gli strumenti finanziari è anche una fonte importante di gettito per finanziare politiche sociali, ambientali e di cooperazione allo sviluppo”.
* Gli 11 Stati Membri dell’Unione Europea che hanno deciso di introdurre una TTF europea entro il 2014 sono: Italia, Germania, Francia, Spagna, Austria, Belgio, Estonia, Grecia, Portogallo, Slovacchia e Slovenia.