COVID-19, sostenere la cooperazione internazionale per una risposta globale

Roma 8 aprile 2020 – Le organizzazioni del CINI si uniscono a tutta la comunità nazionale ed internazionale in questo grave momento per il Paese e per il mondo intero. Stiamo seguendo attraverso le reti di rappresentanza, oltre che con i nostri canali diretti, l’intenso lavoro in risposta al covid‑19; apprezziamo e condividiamo, nell’eccezionalità della situazione, gli sforzi che le diverse parti interessate, a partire dal Governo nazionale e dalle Regioni, stanno mettendo in campo.

A questa preoccupazione dobbiamo aggiungere la constatazione che la crisi non risparmia nessuno. La pandemia farà sentire i suoi effetti anche sulle comunità del Sud del mondo con le quali siamo unite da un imprescindibile legame, che definisce le organizzazioni internazionali come le nostre, orientate dal valore della solidarietà e del rispetto dei diritti umani.

Dobbiamo preparaci a un possibile doppio impatto nei Paesi Partner. La diffusione diretta del covid‑19, per affrontare la quale non è possibile dispiegare i mezzi e le risorse impiegate nel Nord del mondo e che richiede quindi uno stanziamento di maggiori fondi per gli aiuti di emergenza: le misure prese in queste settimane dagli Stati e dai Governi dei Paesi più ricchi dimostrano che quando c’è la volontà politica le risorse vengono trovate. Data la situazione nei Pesi più fragili, dunque, temiamo anche un rallentamento nelle attività di cooperazione allo sviluppo; questo non deve accadere ed è nostro compito agire per primi in questo senso. Siamo quindi preoccupati che i Paesi donatori possano tagliare gli aiuti internazionali, come già accaduto in precedenti situazioni di crisi; un taglio che non farebbe altro che peggiorare l’impatto del virus.

In termini concreti, chiediamo certezze sulla conferma degli impegni di cooperazione internazionale, includendo nuove misure per sostenere la lotta alla pandemia nei Paesi partner, sul piano sanitario, sociale ed economico. Con questo spirito, sollecitiamo anche interventi sul settore della cooperazione internazionale in Italia, in linea con quanto sia può fare per tutto il terzo settore. In sintesi le OSC hanno suggerito alcune misure che vanno in questo senso e che vorremmo vedere incluse nei provvedimenti presi dal Governo all’interno dei Decreti Cura Italia: garantire finanziamenti di emergenza per le necessarie varianti onerose delle attività progettuali; anticipazione dei contributi 5 x 1000 a valere sul 2018 e 2019; fondi di emergenza per far fronte all’impossibilità di svolgere le tradizionali attività di autofinanziamento, con il coinvolgimento della pubblica opinione, che attualmente non si possono realizzare.