A Roma, il 3 e il 5 dicembre, per sostenere la cooperazione internazionale.

Il mondo ha fame. Di pace e di sviluppo. Cambiare si può. Adesso.

L’appello della Campagna 070 e del progetto Generazione Cooperazione

A Roma, il 3 e il 5 dicembre, per sostenere la cooperazione internazionale.

Roma 1 dicembre. La Campagna 070 ‑ promossa da Focsiv, AOI, CINI e Link 2007, insieme al Forum del Terzo Settore, ASviS, Caritas Italiana e Missio – e il progetto Generazione Cooperazione invitano tutte e tutti a partecipare domenica 3 dicembre a una mobilitazione che si terrà alle ore 14.30 in Piazza Santi Apostoli a Roma, mentre martedì 5 dicembre, alle ore 10.00 presso l’Hotel Nazionale in Montecitorio, incontreremo le Istituzioni e i membri del Parlamento per condividere le proposte a sostegno della cooperazione allo sviluppo sostenibile.

La discussione sulla Legge di Bilancio per il 2024 è entrata nelle fasi decisive: dal Parlamento vengono segnali positivi che chiediamo al Governo di sostenere. La Campagna 070 ha accolto con soddisfazione il rapporto della Commissione esteri e difesa del Senato, guidata dalla On. Craxi, che chiede di valutare l’opportunità di un aumento graduale delle risorse per allinearsi agli impegni internazionali. Inoltre, sono stati presentati degli emendamenti al testo della Legge di Bilancio che rilanciano la proposta di affidare alla Presidenza del Consiglio l’adozione di un decreto per determinare un calendario graduale ma vincolante per raggiungere entro il 2030 l’obiettivo dello 0,70% da destinare agli aiuti internazionali. Infine, rileviamo positivamente l’approvazione di una risoluzione parlamentare sostenuta dalla maggioranza, sulla posizione italiana in vista della prossima COP 28, che impegna il Governo ad “adottare iniziative per il raggiungimento dell’obiettivo di una quota pari allo 0,7 per cento del prodotto interno lordo in aiuti allo sviluppo”.

Governo e Parlamento hanno la possibilità di adottare una decisione dal carattere storico per quello che attiene il futuro della cooperazione italiana. Il nostro Paese, infatti, rimane lontano dall’obiettivo internazionale, adottato nel 1970 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, di destinare lo 0,70% del reddito nazionale lordo dei Paesi economicamente avanzati all’aiuto pubblico allo sviluppo dei Paesi poveri.

Un cambio di rotta è necessario.

Il rifinanziamento della cooperazione allo sviluppo così come previsto dall’attuale testo della Legge di Bilancio segnala una ulteriore riduzione delle ambizioni: per il 2024 si attende una tenuta dei livelli complessivi, grazie ad alcuni interventi eccezionali e al capitolo delle risorse dedicate alla gestione dei fenomeni migratori, che vengono spese in Italia. Segnaliamo, a questo riguardo, che la Legge di Bilancio prevede la realizzazione di infrastrutture in Libia con un ingente allocazione per il 2024, che viene poi ridotta nei successivi due anni. D’altro canto, le risorse destinate alla parte più viva e operativa della cooperazione segnano il passo: la dotazione per le attività della Agenzia della Cooperazione regredisce, contraddicendo gli intendimenti espressi dal Governo di rafforzare la dimensione bilaterale del sistema della cooperazione italiana.

L’inversione di tendenza per il rilancio della cooperazione allo sviluppo dell’Italia è necessaria ed è anche possibile se il Governo ascolta la voce che arriva sia dal Parlamento sia dalle organizzazioni della società civile.

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