LOTTA ALLA POVERTA’: QUALE PATTO CON GLI ELETTORI?

Roma, 13 febbraio 2006
Sale delle Conferenze della Camera dei Deputati

Nonostante le difficoltà economiche del nostro paese, gli italiani ritengono che combattere la povertà sia un obiettivo importante e prioritario. Ma che cosa pensano i politici? Cosa dicono i loro programmi elettorali?  IL CINI ha incontrato i rappresentanti dei partiti politici per discutere i risultati della prima ricerca sul peso elettorale della lotta alla povertà.

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G8: FRATTINI ALL’AQUILA INCONTRA MINISTRO ESTERI SUDAFRICA

(ANSA) – ROMA, 10 LUG – A margine del Vertice del G8, il ministro degli Esteri Franco Frattini ha incontrato il ministro degli Esteri della Repubblica del Sud Africa Maite Nkoane Mashabane. Lo rende noto la Farnesina. Il ministro sudafricano ha voluto ringraziare il governo italiano per l’invito al vertice del G8 reiterando anche la solidarietà del proprio governo per i terremotati dell’Abruzzo. Nel corso del colloquio, sono state approfondite tematiche di carattere internazionale, tra cui la cooperazione comune nelle aree post-conflittuali nel continente africano e tematiche bilaterali; i due ministri hanno convenuto sull’opportunità di rafforzare le relazioni politiche ed economiche bilaterali attraverso l’istituzionalizzazione dei rapporti dei due ministeri degli Esteri e la creazione di un Forum economico tra i due Paesi. Il ministro sudafricano ha invitato il ministro Frattini a recarsi prossimamente in Sud Africa nel quadro di tale approfondimento di rapporti tra i due paesi. Il ministro ha chiesto il sostegno dell’Italia per programmi di training e skills development per i giovani sudafricani circa i quali il ministro Frattini ha anticipato la disponibilità dell’Italia di riscontro positivo.

IL CINI STILA UNA IRONICA PAGELLA SUI LEADER DEL G8: PROFITTO INSUFFICIENTE E SETTE IN CONDOTTA

COMUNICATO STAMPA

Roma, 10 Luglio 2009 – Il CINI – Coordinamento Italiano dei Network Internazionali, da sempre impegnato affinché la lotta alla povertà nel mondo venga posta al centro della politica dell’Italia e degli altri paesi ricchi, ha stilato la propria, ironica, pagella sui leader riuniti per il G8 e ne è risultato complessivamente un giudizio nettamente insufficiente.
La motivazione di questo voto così basso è determinata da almeno 10 fattori:
1. Sono sempre  in grave  ritardo rispetto agli impegni, ai programmi e agli appuntamenti di verifica.
2. Sono inaffidabili poiché non rispettano gli impegni presi e la parola data. Non mantengono le promesse, giustificando i loro comportamenti con ogni sorta di scuse.
3. Si comportano troppo spesso  in modo irresponsabile e inadeguato alla gravità delle circostanze.

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G8, GCAP: LEADER FERMI A PROMESSE DEL 2005 G8 IGNORA CRISI E AUMENTO POVERTA

g8_facebookI contenuti della dichiarazione sullo sviluppo e sull’Africa sono gli stessi che abbiamo già sentito a Gleneagles e nei precedenti vertici. E mentre i leader ci fanno vivere un deja vu, nel frattempo la situazione globale è nettamente peggiorata. Le persone che soffrono la fame sono più di un miliardo, l’Africa continua a restare un continente alla deriva. Ma ciò che scandalizza è che questo testo ignora una crisi finanziaria senza precedenti che ha gravissime ripercussioni sui paesi più poveri. Il G8 deve essere concreto e credibile: questo mi pare oltretutto doveroso nei confronti della popolazione abruzzese che fino ad oggi, come i Paesi del Sud del mondo, ha ricevuto solo solidarietà e rassicurazioni a basso costo”.
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Le ONG danno i voti al G8

Iniziativa promossa da GCAP, Coalizione Globale contro la Povertà di cui fa parte anche CINI, per stilare la pagella del G8 dell’Aquila, che rimedia insufficienze più o meno gravi in quasi tutte le materie.

G8, Action Aid: 20 miliardi di dollari dal vertice, quale il reale contributo dell’Italia?

“Il vertice de L’Aquila si chiude con un solo impegno certo da parte dell’Italia: colmare il buco di 130 milioni di euro verso il Fondo Globale per l’Hiv, Tubercolosi e Malaria entro un mese,” commenta Luca De Fraia, portavoce di ActionAid al G8, che aggiunge: “rimane del tutto incerto il contributo che l’Italia potrà dare all’iniziativa internazionale appena annunciata a favore della sicurezza alimentare mondiale, ovvero 20 miliardi di dollari in tre anni. Ma quale sarà il reale contributo del nostro paese? E le risorse stanziate saranno nuove o verranno sottratte ad altre iniziative?” Queste le domande che solleva il portavoce di ActionAid.

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G8, Amref: un’altra occasione persa per investire sulla salute dell’Africa

I tre giorni di lavoro del G8 dell’Aquila si chiudono con un nulla di fatto per la salute delle comunità africane. «È sorprendente che il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nel sottolineare la necessità di rinnovare le modalità dell’aiuto del G8 all’Africa, abbia omesso di citare tra i settori prioritari quello della salute – commenta Giulia De Ponte, responsabile advocacy di AMREF Italia – È un’omissione grave, che riflette la non adeguata attenzione di questo vertice all’enorme domanda di salute che viene dalle comunità africane».

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G8, Save the Children: un summit iniziato sotto tono si conclude con qualche nota positiva

Guardando al  summit del G8 appena concluso, Fosca Nomis, portavoce di Save the Children dall’Aquila, commenta:
“Questo summit ha offerto poche opportunità e risposte ai bisogni dei milioni di bambini che vivono in condizioni di disagio e povertà, tanto più nell’attuale situazione di crisi economica globale”.

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VERSO IL SUMMIT G8, WWF: SU CLIMA INGHILTERRA, FRANCIA E GERMANIA SUL PODIO, ITALIA ‘FERMA’ IN QUARTA POSIZIONE

Studio del WWF e Allianz detta le ‘pagelle’ dei paesi del G8, tutti ancora troppo lenti nella
corsa contro i cambiamenti climatici
I paesi del G8 non stanno facendo abbastanza nella lotta contro i cambiamenti climatici: è questo il risultato del rapporto G8 Climate Scorecards diffuso oggi al livello mondiale dal WWF e da Allianz in vista del G8 che si terrà a Hokkaido, Giappone, dal 7 al 9 luglio. Il rapporto, giunto alla seconda edizione, è una sorta di barometro sulle politiche di riduzione delle emissioni dei ‘grandi’ della terra classificati secondo nove parametri, come il trend delle emissioni di gas serra dal 1990 a oggi, i progressi fatti per rispettare il protocollo di Kyoto, l’efficienza energetica, l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili e lo sviluppo del mercato del carbonio.

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