LE ADESIONI ALL’APPELLO DELLE ORGANIZZAZIONI DELLA SOCIETÀ CIVILE ALLE ISTITUZIONI E ALLA POLITICA

PARTITO DEMOCRATICO

Adesione del PD e introduzione dei 10 punti nel Programma

Lapo Pistelli, Candidato alla Camera per il PD

Laura Puppato, Candidata al Senato per il PD

Giorgio Tonini, Candidato al Senato per il PD

Federica Mogherini, Candidata alla Camera per il PD

Tommaso Ginoble, Candidato alla Camera per il PD
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Global Perspectives 2012: Development Beyond 2015

How international civil society organisations can make a real difference.

CINI attended the fourth annual Global Perspectives conference, the unique meeting place for over 100 key CSO leaders and eminent decision-makers from business, politics and academia. Together they will address the most pressing global challenges and devise innovative approaches towards a new model for global development. Financial and political crises that shook up the world in the past years, increasing pressure on renewable and non-renewable resources, climate change, growing inequality and global shifts of power require new models of growth, political participation and global governance. In order to remain relevant ICSOs will need to adapt quickly to the new expectations of the changing world around them. Global Perspectives 2012 will focus on the challenges and opportunities for ICSOs, which result from an ever more complex and rapidly changing world. The conference will address “Development Beyond 2015” from four different angles.

Find out more: Global Perspectives 2012

Video:”La Cooperazione internazionale allo Sviluppo che vogliamo”, Roma 20 Settembre 2012

La Cooperazione internazionale allo sviluppo che vogliamo

Associazione ONG Italiane – CINI – LINK 2007
Seminario

La Cooperazione internazionale allo sviluppo che vogliamo
20 SETTEMBRE 2012, ore 10.00 – 13.30
Sala Conferenze di Piazza Montecitorio 123/a – Roma

La globalizzazione, con i cambiamenti politici, economici, sociali che stanno modificando gli equilibri, le strategie e i rapporti internazionali, ha profondamente mutato la natura della cooperazione internazionale. Le ONG sono fermamente convinte che occorra ripensare e modernizzare la cooperazione italiana nel suo insieme, ed in particolare la cooperazione allo sviluppo, con ampi orizzonti e prospettive. Il Ministro per la Cooperazione internazionale e l’Integrazione, condividendo l’esigenza di rinnovamento, ha sostenuto questo processo di riforma e promosso un Forum nazionale a cui parteciperanno tutte le componenti pubbliche e private interessate alla cooperazione allo sviluppo. In contemporanea, al Senato è stato avviato il processo di riforma della Legge 49/87 che dovrebbe portare alla formulazione di un nuovo testo legislativo entro fine Legislatura. Per fare il punto sul processo di riforma della cooperazione internazionale allo sviluppo e rilanciare le proprie istanze, le ONG italiane e le associazioni di solidarietà e cooperazione internazionale invitano ad un incontro di dialogo e approfondimento le istituzioni, i politici, i giornalisti e gli esponenti delle organizzazioni della società civile.

Rapporto AidWatch 2012: Investire nello Sviluppo Globale

COMUNICATO STAMPA

Rapporto AidWatch 2012
INVESTIRE NELLO SVILUPPO GLOBALE, GUARDANDO AL NOSTRO FUTURO

L’APS dell’Italia passa dallo 0,15% del 2010 allo 0,19% del 2011, ma su dati gonfiati. In realtà è pari allo 0,12% del PIL.

Roma, 26 Giugno 2012 – E’ stato presentato oggi,  in contemporanea in tutta Europa,  il sesto Rapporto Aidwatch,  elaborato da CONCORD, la confederazione europea che rappresenta 1800 ONG di 26 associazioni nazionali e 18 network internazionali. Il Rapporto fotografa ogni anno la cooperazione allo sviluppo dell’Unione Europea e dei singoli Paesi Europei.

Il totale dell’investimento europeo per la lotta alla povertà,  gli obiettivi del Millennio e lo sviluppo sostenibile è stato nel 2011 di 53 miliardi di Euro. Nove Paesi, Lussemburgo, Svezia,  Danimarca,  Paesi Bassi, Gran Bretagna,  Malta, Belgio,  Irlanda,  Finlandia hanno mantenuto lo stanziamento finanziario al di sopra dello 0,5% del PIL, tenendo fede agli impegni assunti. Germania e Francia sono di poco al di sotto dello 0,5%,  pur rimanendo in posizione di rilievo. Undici Paesi europei hanno invece tagliato i finanziamenti rispetto al 2010 e la più alta diminuzione è stata quella di Spagna (-53%) e Italia (-38%).
Alcuni Paesi hanno nascosto tali tagli contabilizzando come aiuto allo sviluppo nel 2011 costi impropri, quali la diminuzione o remissione del debito, i costi per l’accoglienza di richiedenti asilo o di studenti, e altri simili.
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In collaborazione con

Forum Nazionale del Terzo Settore
Sbilanciamoci!
OICS – Osservatorio Interregionale Cooperazione Sviluppo

Promuovono la  Conferenza

La Cooperazione Internazionale dell’Italia:
una risorsa da valorizzare, modernizzare, rilanciare

1 Marzo 2012, ore 09.00 – 13.30
Sala delle Colonne  – Camera dei Deputati
Via Poli 19 – Roma

Consulta il programma della conferenza

Presentazione dei risultati della Ricerca e della Consultazione Italiana su L’Efficacia delle Organizzazioni della Società Civile nella Cooperazione allo Sviluppo.

Giovedì 17 Novembre – A due settimane dall’inizio della conferenza internazionale sull’efficacia dell’aiuto che si terrà a Busan in Corea del Sud, dal 29 Novembre al 1 Dicembre, le Organizzazioni Non Governative (ONG) italiane hanno presentato i risultati di un anno di riflessioni sui principi e i criteri per misurare la loro efficacia. La ricerca è stata svolta con il supporto scientifico del Politecnico di Milano ed è la declinazione italiana di un lavoro internazionale che, con consultazioni durate tre anni in più di 71 Paesi, ha portato a mettere a punto principi di efficacia (Principi di Istanbul) e criteri per la loro messa in opera (approvati in Cambogia a giugno), validi per tutte le ONG e organizzazioni della società civile dei Paesi OCSE e dei Paesi in via di sviluppo.
A Busan, le ONG e le organizzazioni della società civile, sempre in primo piano nell’affrontare le sfide per l’affermazione dei diritti umani, chiederanno che i loro principi siano riconosciuti dagli Stati quando le valutano e che siano sostenuti da un quadro legislativo appropriato per la loro messa in opera. In Italia la riflessione sugli attori della società civile impegnati nella solidarietà internazionale è ancora più importante: con circa 500 milioni di euro raccolti da privati cittadini e imprese, a fronte di meno di 100 milioni di euro come aiuto pubblico allo sviluppo finanziato dal Ministero degli Affari Esteri, le ONG e le associazioni di solidarietà internazionale sono quasi gli unici attori dell’azione di solidarietà internazionale del nostro Paese.

Leggi il Comunicato Stampa

2010 COLPITA: L’ITALIA AFFONDA L’EUROPA. PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO EUROPEO AIDWATCH 2011

Giovedì 19 maggio 2011
ore 10.00 – 13.00
HOTEL NAZIONALE
Roma, Piazza di Montecitorio

In contemporanea con il lancio in tutta Europa, sarà presentato in Italia il quinto rapporto Aidwatch 2011, elaborato dalla Confederazione europea di ONG CONCORD. Nel rapporto Aidwatch, CONCORD stila per i 27 paesi dell’Unione Europea la valutazione delle politiche di lotta alla povertà, con le raccomandazioni da seguire per ogni Paese membro.

La ricerca traccia un quadro sulle tendenze dell’Aiuto Pubblico allo Sviluppo (APS) per tutti i paesi membri dell’Unione Europea e certifica il primo significativo fallimento di credibilità politica della cooperazione europea. Il divario che separa l’APS dei paesi membri dell’UE dall’obiettivo che essi si erano posti per il 2010, è attualmente di 15 miliardi e si prevede aumenterà ogni anno fino al 2015.

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SEMINARIO: UNA TASSA SULLE TRANSAZIONI FINANZIARIE?

Econometica e la Campagna 005 hanno il piacere di invitarla al  Seminario
Una tassa sulle transazioni finanziarie?
Riequilibrare il peso della fiscalità e mantenere la coesione sociale

Roma, martedì 10 Maggio 2011, ore 9.30 – 13.30
Camera dei Deputati, Sala Conferenze, Via del Pozzetto 158, Roma.

Quale vantaggio per i governi? Maggiore coesione sociale e maggiori risorse per le politiche sociali; Quale vantaggio per i cittadini? Redistribuzione del peso fiscale e minori tagli ai beni e servizi pubblici; Quale vantaggio per le imprese? Più risorse per le politiche industriali; Quale vantaggio per le banche? Ritrovare la fiducia dei cittadini ed evitare imposizioni che penalizzino eccessivamente il credito.

Il peggioramento dei conti pubblici in Italia e in Europa generato dalla crisi finanziaria è generalmente contrastato con il taglio dei servizi e beni pubblici o con l’aumento delle tasse su consumi e lavoro, con il rischio di mettere a repentaglio la coesione sociale. Esiste una via sinora considerata non praticabile per ripartire in modo più equo i costi della crisi: tassare le transazioni finanziarie. Questa strada è stata considerata sino ad oggi impraticabile. L’appello dei 130 economisti e il position paper del Fondo Monetario al quale l’appello fa riferimento, documentano come invece la tassa sia praticabile, con costi di riscossione inferiori a quelli di molte altre tasse tradizionali. L’opinione che possa essere efficace solo se applicata simultaneamente in tutti i paesi è confutata dall’esistenza di tasse simili in quasi tutti i mercati finanziari dei maggiori paesi occidentali e da studi che documentano contenute elasticità di reazione alla sua applicazione. Alcuni leader di paesi dell’UE si sono dichiarati chiaramente a favore dell’idea.

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Conferenza Stampa: La Cooperazione allo Sviluppo? Mai così in basso

Il CINI ha il piacere di invitare
Giornalisti, Istituzioni
e Rappresentanti del terzo settore alla

Conferenza Stampa
“La Cooperazione allo Sviluppo? Mai così in basso”


Mercoledì 24 Novembre 2010, dalle 10.30 alle 12.30
Sala Stampa della Camera dei Deputati
Via della Missione, 4

Regno Unito, Francia e Svezia hanno aumentato l’Aiuto Pubblico allo Sviluppo (APS). Germania e Belgio non hanno tagliato le risorse. La Spagna ha tagliato del 20% ma dispone ancora di 4,2 miliardi di euro a bilancio per l’APS.  Nonostante la crisi economica, i paesi seri mantengono gli impegni presi. In Italia, la Legge Finanziaria per il 2011 conferma il totale disinteresse del Governo per la Cooperazione allo Sviluppo e l’esplicita volontà di non rispettare gli impegni internazionali in materia di lotta alla povertà.

Mentre i bilanci di tutti i Ministeri si ridurranno in media del 10% e quello degli Affari Esteri del 9%, la Cooperazione allo Sviluppo subirà un taglio del 45%. Sulla legge 49/87 sono ufficialmente disponibili 179 milioni di euro nel 2011, ma al netto di impegni pregressi e delle spese di gestione del Ministero degli Affari Esteri si scende  sotto i 100 milioni di euro.

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