La Peer Review del 2004 esortava l’Italia ad attuare la coerenza delle politiche per lo sviluppo come un obiettivo esplicito del Governo. Il DAC – Development Assistance Committee – l’organo principale dell’OCSE che si occupa delle questioni riguardanti la cooperazione con i paesi in via di sviluppo – raccomandava che l’Italia s’impegnasse con una dichiarazione pubblica sulla coerenza delle politiche per lo sviluppo e, al contempo, identificasse e modificasse le politiche incoerenti con gli obiettivi dello sviluppo. Le raccomandazioni del 2004 restano tuttora valide ed attuali.
L’Indice dell’Impegno per lo Sviluppo (CDI) redatto ogni anno dal Center for Global Development di Washington, classifica i 22 Paesi più ricchi del mondo in base all’impegno nell’attuazione di politiche a beneficio delle nazioni povere. Il CDI valuta l’operato nazionale in sette importanti aree di intervento per i Paesi in via di sviluppo: aiuti, commercio, investimenti, migrazione, ambiente, sicurezza e tecnologia. L’Italia nel 2009 si è classificata al 18° posto in assoluto.