Roma, 31 gennaio 2017 – E’ prevista per questa settimana l’emanazione del decreto per l’implementazione del Fondo per l’Africa di 200 milioni di euro, istituito dal Governo italiano nella Legge di Bilancio per l’anno 2017.
Le ONG e le organizzazioni sociali (OSC) aderenti ad AOI, CINI e Link 2007 auspicano che il decreto rispetti la finalità assegnata dalla Legge al Fondo, che prevede il sostegno ad “interventi straordinari volti a rilanciare il dialogo e la cooperazione con i Paesi africani d’importanza prioritaria per le rotte migratorie”.
Il 30 novembre e il 1 dicembre si terrà a Nairobi il Secondo Meeting di Alto Livello (HLM) della Global Partnership for Effective Development Cooperation (GPEDC), con la partecipazione di circa 90 delegazioni governative e 400 rappresentanti della società civile,e inoltre parlamentari, autorità locali e rappresentanti del mondo delle imprese. Le principali questioni da affrontare riguardano la riconferma degli impegni sulla efficacia (ownership democratica, trasparenza e responsabilità, partenariato inclusivo) e il ruolo della GPEDC rispetto all’Agenda 2030, anche come strumento di monitoraggio, in particolare per il target 17.16.La delegazione dell’Italia è composta da rappresentanti del MAECI, dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, e da una rappresentante della società civile (Gemma Arpaia, focal point per AOI, CINI e Link2007)
Roma, 8 novembre 2016 – I segnali che arrivano dalla legge di stabilità deludono tutti coloro che avevano accolto con entusiasmo le dichiarazioni da parte del governo in favore di un forte rilancio della nostra cooperazione allo sviluppo. L’annunciato aumento dei fondi sembra quasi annullarsi e le aspettative create con i paesi partner rischiano di essere cancellate.
Le ONG italiane fanno appello al governo e al parlamento affinché si corregga radicalmente la situazione e si restituisca coerenza e credibilità al sistema di cooperazione internazionale del nostro passe.
È poi urgente la piena applicazione della legge 125 del 2014.
Due, tra gli altri, i nodi da sciogliere in fretta: consentire all’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo di procedere velocemente all’assunzione degli esperti tramite un concorso e approvare secondo le modalità previste dalla legge il documento di programmazione triennale, senza il quale la nostra cooperazione allo sviluppo è priva di un chiaro riferimento strategico.
Roma, 3 Novembre 2016 – La FAO e i tre network di ONG italiane – AOI, CINI, Link 2007 – hanno siglato oggi un accordo che getta le basi per una più stretta collaborazione in aree di mutuo interesse come lo sviluppo rurale e la lotta alla fame e alla malnutrizione.
Il CINI aderisce all’ASviS – L’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile che riunisce oltre 100 tra le più importanti istituzioni e reti della società civile – http://www.asvis.it/ –
Roma, 13 luglio 2016 – Il portavoce ASviS, Enrico Giovannini, in audizione alla Camera: “Bisogna cogliere subito l’occasione della Legge di Stabilità per colmare i ritardi in campo economico, sociale e ambientale rispetto agli impegni assunti dall’Italia con l’Agenda 2030”
Definire al più presto la Strategia italiana per lo sviluppo sostenibile per inserire nella prossima Legge di Stabilità e nel DEF interventi in grado colmare i ritardi del nostro paese. E’ la richiesta dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), ascoltata stamane in Commissione Affari Esteri e Comunitari sul tema dell’attuazione dell’Agenda 2030 sottoscritta dall’Italia a settembre del 2015.
Roma 17.05.2016 –Ad un mese dall’ECOFIN di giugno, 10.000organizzazioni della società civile assieme alle maggiori associazioni sindacali da 39 Paesi si rivolgono oggi ai 10 Capi di Stato e di Governo europei, tra cui il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, perché si concretizzi l’impegno, assunto lo scorso dicembre dai Paesi UE, di raggiungere entro giugno l’accordo per l’introduzione della Tassa europea sulle Transazioni Finanziarie (TTF).
Dieci Paesi europei, tra cui l’Italia, sono oggi sul punto di annunciare un accordo storico. Un punto di svolta che contribuirebbe a disincentivare finalmente pratiche speculative sui mercati e a far versare al settore finanziario il “giusto contributo fiscale” agli Stati. Dopo tre anni di trattative non è infatti più giustificabile ritardare l’introduzione di quella che è divenuta la ‘tassa più popolare di sempre’ attraverso una petizione globale che nel 2015 ha superato1 milione di firme.
Le Reti di ONG AOI, CINI e LINK2007 scrivono al Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, e per conoscenza al Viceministro Mario Giro, per chiedere l’incremento della dotazione finanziaria complessiva del prossimo Bando.
Gentilissimo Signor Ministro,
Le scriviamo in merito al prossimo bando per il co-finanziamento di progetti realizzati da organizzazioni della società civile italiana, nel quadro delle strategie della nostra cooperazione internazionale allo sviluppo. Ad oggi abbiamo appreso che per il bando è prevista una dotazione finanziaria complessiva – a copertura delle prime annualità di co-finanziamento – di 20 milioni di Euro, con un incremento quindi di soli 5 milioni rispetto all’ultimo analogo bando gestito dalla DGCS e un decremento rispetto al bando del 2013, che era stato di 23,5 milioni di Euro. L’incremento rispetto all’ultimo bando è molto al di sotto, percentualmente, del maggiore stanziamento finanziario assegnato alla cooperazione allo sviluppo dalla legge di stabilità. Si tratterebbe a nostro avviso di un segnale in contro tendenza rispetto alla volontà di rafforzare la funzione strategica dei soggetti non governativi nelle strategie italiane di lotta alla povertà nel mondo e all’ indicazione più volte emersa in sede OCSE di destinare ai progetti realizzati dalle organizzazioni della società civile il 10% delle risorse disponibili. Alla luce di queste considerazioni, Signor Ministro, Le chiediamo di voler adoperarsi affinché l’importo complessivo di cui sopra possa essere significativamente innalzato.
Certi della Sua cortese attenzione, Le inviamo i nostri più cordiali saluti,
Silvia Stilli, Portavoce AOI
Antonio Raimondi, Portavoce CINI
Paolo Dieci, Presidente Link 2007 Cooperazione in Rete
Roma, 3 Febbraio 2016 – Le ONG del CINI – Actionaid, AMREF Health Africa, CBM – Christian Blind Mission, Save the Children, Terre des hommes e Volontariato Internazionale per lo Sviluppo, hanno nominato alla carica di Portavoce Antonio Raimondi. Già Sindaco di Gaeta, Raimondi vanta una lunga e consolidata esperienza nel mondo della Cooperazione internazionale allo sviluppo iniziata nel 1991 con il VIS, di cui è stato Presidente dal 1993 al 2007, e proseguita con missioni in molti Paesi.
Roma, 24 novembre – Le ONG aderenti al CINI – Coordinamento Italiano ONG Internazionali esprimono soddisfazione per la nomina della dottoressa Laura Frigenti alla carica di Direttrice della nuova Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, che completa un importante passaggio del processo di riforma avviato con l’approvazione della legge 125/2014.
Da sempre il CINI è convinto che l’Italia può e deve compiere una trasformazione culturale aprendosi alle sfide globali, dotandosi di una cooperazione internazionale allo sviluppo moderna ed efficace che sappia rispondere alle sfide presenti e future. Le organizzazioni del CINI sono certe che la Direttrice Laura Frigenti saprà svolgere al meglio il delicato ruolo affidatole, garantendo, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il rilancio del sistema italiano di cooperazione affinché diventi a tutti gli effetti parte integrante e qualificante della politica estera italiana.
Il CINI auspica inoltre che il rinnovato sistema di cooperazione sappia valorizzare, a fianco degli altri soggetti della società civile, la specificità delle ONG internazionali che da decenni si caratterizzano per competenza ed esperienza ed hanno la cooperazione al centro della loro missione.
Roma, 18 novembre 2015 – In occasione dell’apertura della 14esima sessione dell’Assemblea degli stati parte dello Statuto di Roma, in programma all’Aia dal 18 al 26 novembre, Amnesty International Italia, CINI – Coordinamento italiano NGO Internazionali, Link 2007 – Cooperazione in rete e Non c’è pace senza giustizia esprimono grande preoccupazione per il rischio che la Corte penale internazionale non sia in grado, per l’insufficienza di fondi e le minacce alla sua indipendenza, di svolgere il suo ruolo di argine contro l’impunità per gravi crimini.
Le sopra citate Reti e Ong si sono rivolte all’Italia, in quanto stato ospitante la conferenza istitutiva del 1998, sollecitando il governo a chiedere con maggiore forza alla comunità internazionale di continuare a credere nella giustizia penale internazionale mettendo la più importante delle sue istituzioni in condizione di funzionare in modo efficace.
Non farlo – sottolineano le Ong – significherebbe tradire le speranze di migliaia di vittime che attendono giustizia per crimini di guerra, crimini contro l’umanità e genocidio.
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