Osservazioni del CINI sul Documento di programmazione triennale 2015-­‐2017 La nuova cooperazione italiana.

Documento presentato al Consiglio Nazionale per la Cooperazione – MAECI 6 Luglio 2015

Alcune note positive, alcune negative e qualche questione irrisolta

Sicuramente il fatto, molto positivo, che la prima edizione del Documento triennale di programmazione sia stata discussa e approvata dal CICS e firmata dal Presidente del Consiglio segna la maturazione della cooperazione come politica di governo ed è la manifestazione concreta del fatto che il Documento sia espressioni di tutto il Consiglio dei Ministri. Tuttavia nella prefazione si individua una visione che, a nostro modo di vedere, dovrà essere attentamente monitorata nel futuro, ovvero si concepisce la cooperazione solo come “uno strumento di politica estera moderno ed efficace” ed un “investimento strategico”; sparisce ogni riferimento all’altra componente fondamentale che, in un recente passato, era stata anche autorevolmente affermata: “la cooperazione come imperativo morale”.

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Osservazioni CINI al documento di programmazione triennale 2015-2017-1

Le Conclusioni del Consiglio Europeo su Sviluppo, Migrazioni e Settore Privato

italia-presidenzaue2014Roma, 22 Dicembre 2014 – Il Consiglio Affari Generali del 16 Dicembre ha adottato le Conclusioni sull’Agenda post 2015, che fissano la posizione comune dell’Ue sui temi dello sviluppo e della cooperazione allo sviluppo. Le indicazioni del consiglio per il prossimo futuro riguardano l’adozione dei nuovi obiettivi di sviluppo sostenibile post 2015, il ruolo del settore privato e il nesso tra migrazioni e sviluppo. L’approvazione di tali conclusioni rappresenta un importante risultato, non affatto scontato all’inizio del Semestre di presidenza italiana, frutto di un grande sforzo che ha visto il coinvolgimento anche di rappresentati della società civile italiana ed europea ed in particolare delle Reti di ONG e tra queste certamente un ruolo rilevante ha avuto il CINI.

ll testo di Conclusioni sull’Agenda post-2015 assume un rilievo particolare in vista dei negoziati intergovernativi che si apriranno a New York ad inizio 2015.

Conclusioni del Consiglio su Un’agenda post 2015 trasformativa

Conclusioni del Consiglio Migrazione nel contesto della cooperazione allo sviluppo dell’UE

Conclusioni del Consiglio su un ruolo più incisivo del settore privato nella cooperazione allo sviluppo- una prospettiva orientata all’azione

ONG E IMPRESE: UN DIALOGO POSSIBILE PER GLI OBIETTIVI POST 2015

Convegno ONG e Imprese

Il 30 settembre si è tenuto a Trento presso il Palazzo della Provincia l’evento “ONG e imprese: un dialogo possibile per gli obiettivi post 2015” organizzato dall’Alleanza delle Cooperative italiane in collaborazione con la Direzione Generale della cooperazione allo sviluppo del Ministero degli Affari Esteri e la Provincia Autonoma di Trento ed in partnership con le reti di ONG – CINI, AOI e LINK2007,  all’interno del ciclo di incontri promossi dalla Presidenza Italiana del Consiglio dell’Unione Europea. All’evento hanno partecipato rappresentati istituzionali specializzati, della società civile e del sistema imprenditoriale italiano ed europeo.

In rappresentanza delle ONG è intervenuta Maria Egizia Petroccione, Portavoce del CINI, la quale ha sottolineato come “la partecipazione del settore privato profit alla Cooperazione deve essere coerente con i principi ispiratori e le finalità della Cooperazione quindi contribuire a ridurre la povertà e le ineguaglianze, promuovere e rispettare i diritti umani, lo sviluppo sostenibile, la giustizia economica e sociale. Per questo occorre definire a livello internazionale, europeo e italiano, dei criteri chiari e vincolanti, con degli indicatori altrettanto chiari, che consentano di misurare l’impatto reale degli interventi rispetto alla riduzione della povertà, il rispetto dei principi di efficacia dello sviluppo e il rispetto dei diritti umani.”   Leggi l’intervento integrale  ONG e IMPRESE Trento 30 Sett 2014

Concept Note Trento 30 sett 2014

Commenti e proposte del CINI per le Linee Guida sulla Riforma del Terzo Settore

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Roma, 13 Giugno 2014 – Il CINI, Coordinamento italiano delle ONG internazionali, ha accolto molto positivamente l’iniziativa del Governo di intraprendere in tempi rapidi una riforma organica del Terzo Settore (http://www.governo.it/governoinforma/dossier/terzo_settore_linee_guida/) e condivide pienamente l’importanza di sostenere e valorizzare le tante energie positive e propositive che ne fanno parte. Una riforma di questa natura deve essere intrapresa insieme a tutte le anime del Terzo Settore, attraverso le forme di rappresentanza che si è dato, come riconoscimento della sua essenziale caratteristica di autonomia dalla società politica.

Il CINI ha aderito all’iniziativa del Governo redigendo un proprio Documento dal titolo “Commenti e proposte del CINI per le Linee Guida sulla Riforma del Terzo Settore”.
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Cooperazione: lettera congiunta Parlamentari-ONG al Presidente del Senato e ai Presidenti delle Commissioni Esteri e Biancio

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Sen. Presidente Pietro GRASSO                                                        Roma, 13 maggio 2014
Presidente
Senato della Repubblica
e p.c.
Sen. Antonio AZZOLINI
Presidente della Commissione Bilancio
Senato della Repubblica
Sen. Pierferdinando CASINI
Presidente della Commissione Esteri
Senato della Repubblica

Egregio Presidente Grasso,

le scriviamo come Intergruppo per la cooperazione internazionale, insieme alle principali reti di Ong italiane, per sollecitare la conclusione dell’esame del disegno di legge 1326 che disciplina la cooperazione internazionale allo sviluppo (a cui sono stati congiunti i ddl nn. 211, 558, 1309).

L’esame del disegno di legge, iniziato in Commissione Esteri al Senato il 6 marzo 2014, è bloccato in attesa di un parere su alcuni emendamenti da parte della Commissione Bilancio. Pur consapevoli dei gravosi impegni della Commissione, riteniamo che, data anche la limitatezza degli emendamenti in esame, il lungo periodo trascorso rischi di mettere in discussione quella tempistica che ha finora favorito il coinvolgimento e la partecipazione attiva di tutte le componenti pubbliche e private, profit e non profit, impegnate nella cooperazione internazionale allo sviluppo.
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HLM GPDEC Mexico City: le conclusioni ed il comunicato finale

pre-event_photo_storyContributo di Gemma Arpaia, Coordinatrice Task Force della Società Civile
Roma, 24 Aprile 2014 – Oltre 200 organizzazioni della società civile (CSO) hanno partecipato alla prima riunione ad alto livello (HLM) del Partenariato Globale per un’Efficace Cooperazione allo Sviluppo (GPEDC) e hanno sfidato tutti gli stakeholders a prendere impegni più stringenti.
Due anni dopo il Forum ad alto livello di Busan sull’efficacia degli aiuti ( HLF4 ), il Global Monitoring Report è stato presentato a Mexico City: il report, che comunque copre soltanto 42 paesi, ha mostrato che i progressi nella implementazione dei principi concordati a Busan sono stati lenti e non sempre soddisfacenti. La rete della società civile per l’efficacia (CPDE) riconosce che la HLM ha fornito uno spazio per il dialogo multi-stakeholder su temi chiave quali lo sviluppo inclusivo e l’eliminazione della povertà, la mobilitazione delle risorse interne, la cooperazione Sud-Sud, il partenariato inclusivo, il ruolo del privato nello sviluppo, ma il comunicato finale dell’HLM è il risultato di sforzi di mediazione tra i vari soggetti del partenariato, e non ci avvicinano agli obiettivi di efficacia dello sviluppo. Le CSO hanno spinto per impegni forti e misurabili, e contestato diversi punti durante le consultazioni.
All’HLM si sono ribaditi gli impegni in materia di sviluppo inclusivo, lo svincolo degli aiuti, la country democratic ownership, l’uso dei sistemi nazionali dei recipients; spazio ed approfondimento sono stati dati alla mobilitazione delle risorse interne dei paesi per una maggiore imposizione fiscale progressiva;  la parità di genere e l’empowerment delle donne, e il riconoscimento delle CSO come attori di sviluppo indipendenti sono stati riaffermati,  ma non sono elementi nuovi.  L’incapacità di impegnarsi in ulteriori questioni e a darsi tabelle di marcia e scadenze lascia preoccupati.

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Nota sintetica al Ddl sulla Cooperazione allo Sviluppo dell’Italia (Audizione in Commissione Esteri del Senato, 20 Marzo 2014)

E’ stata presentata alla Commissione Esteri del Senato durante l’audizione del 20 marzo 2014 una nota sintetica a cura dalle reti AOI-CINI-LINK2007 che contiene commenti e proposte ai disegni di legge sulla Cooperazione allo Sviluppo dell’Italia (Ddl n.1326).

Le organizzazioni da noi rappresentate hanno accolto con favore l’approvazione da parte del Governo del disegno di legge volto a dare una nuova disciplina alla cooperazione internazionale del nostro Paese. La legge n.49/1987 necessita da tempo di seri aggiornamenti ed aggiustamenti per mettere l’azione dell’Italia al passo con i rapidi mutamenti politici ed economici internazionai e con i nuovi indirizzi della cooperazione espressi nei consensi internazionali. E’ una riforma di cui si discute da molti anni, che è auspicabile il Parlamento possa realizzare in tempi brevi, facendo tesoro dell’ampio dibattito e delle ampie consultazionii della legislatura precedente. Occorre infatti restituire alla cooperazione internazionale allo sviluppo il suo valore nelle relazioni internazionali dell’Italia, riconoscendone il carattere di irrinunciabile investimento per il nostro Paese e per il futuro del mondo globalizzato, oltre che di preciso dovere etico di solidarietà. Il DDL n.1326 a nostro avviso presenta alcune carenze che, se non corrette, rischiano di contraddire la volontà espressa per un forte cambiamento, funzionale alla nuova visione dei rapporti internazionali e alle nuove strategie e modalità di attuazione della cooperazione. Queste criticità possono essere facilmente superate, con un miglioramento puntuale del testo per renderlo piu’ coerente ed inequivocabile, salvaguardando l’apertura ai cambiamenti europei ed internazionali in materia di cooperazione allo sviluppo e la necessità di non introdurre nella legge materie che devono essere oggetto di successivi interventi normativi.
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Riforma della legge 49/87 sulla Cooperazione internazionale allo sviluppo

consiglio_dei_ministri_governo_enrico_lettaRoma, 16 Gennaio 2014 – Le ONG scrivono al Presidente del Consiglio Enrico Letta, al Ministro degli Esteri Emma Bonino e al Ministro dell’Economia e delle Finanze, Fabrizio Saccomanni per ribadire la necessità che sia approvata al più presto una nuova legge sulla cooperazione internazionale allo sviluppo.

Le ONG e associazioni del CINI, dell’AOI e di Link2007, da anni impegnate nella Cooperazione internazionale allo sviluppo con centinaia di progetti in decine di paesi, sapendo che il DDL sulla cooperazione allo sviluppo sta per essere discusso dal Consiglio dei Ministri, intendono ribadire, ancora una volta e con forza, la necessità che sia approvata al più presto una nuova legge sulla cooperazione internazionale allo sviluppo che preveda:

1. Un Chiaro riferimento politico e una forte cabina di regia ovvero un Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale e un Viceministro della cooperazione allo sviluppo, con piena delega sull’intera materia e che partecipi al Consiglio dei Ministri in tutti i casi in cui esso tratti materie che, in modo diretto o indiretto, possano incidere sulla coerenza e sull’efficacia delle politiche di cooperazione allo sviluppo;

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I Parlamentari sostengono la richiesta delle ONG e scrivono al Presidente del Consiglio: la legge di stabilità confermi gli impegni assunti dall’Italia.

Roma, 11 ottobre 2013 – Signor Presidente, in vista dell’imminente presentazione della Legge di Stabilità per l’anno 2014 intendiamo rappresentarLe una forte preoccupazione, largamente condivisa tra i parlamentari, in relazione al rischio che l’inversione di tendenza avviata lo scorso anno sugli investimenti dell’Italia per la cooperazione allo sviluppo possa venire disattesa, e che si possa tornare a considerare questo settore uno degli ambiti in cui operare tagli di spesa, piuttosto che una priorità strategica per la politica estera del nostro Paese. Condividiamo, in questo senso, l’appello che Le è stato indirizzato nei giorni scorsi dai rappresentanti di AOI, CINI, Link 2007 e Forum del Terzo Settore, espressione del lavoro di centinaia di ONG e di migliaia di operatori e volontari del mondo della cooperazione, affinché l’Italia possa onorare gli impegni già assunti a livello internazionale e valorizzare un patrimonio di professionalità e di impegno civile che rappresenta una straordinaria risorsa collettiva di cui disponiamo.
Leggi la lettera inviata dai Parlamentari al Presidente del Consiglio

Lettera aperta al Presidente del Consglio Enrico Letta

Legge di stabilità ed impegni in materia di cooperazione internazionale, le ONG scrivono al Presidente del Consiglio.

Roma, 8 ottobre 2013 – Presidente, desideriamo con questa nostra esprimere l’auspicio che in sede di definizione della legge di stabilità vengano confermati gli impegni che l’Italia ha assunto in tema di cooperazione per la lotta alla povertà e lo sviluppo sostenibile, nel quadro delle decisioni della comunità internazionale. Ci facciamo interpreti di un sentimento comune alle diverse centinaia di migliaia di italiani e italiane che sostengono le nostre iniziative e che credono in un ruolo internazionale del nostro Paese ancorato ai principi della solidarietà. Siamo convinti che onorare gli impegni possa dare sostanza a quella visione secondo la quale la cooperazione sia per l’Italia “un critico investimento strategico” ed “un imperativo etico di solidarietà”, autorevolmente espressa dal Presidente della Repubblica Napolitano nell’ottobre del 2012, in occasione del Forum della cooperazione.
Leggi la lettera inviata dalle ONG al Presidente del Consiglio